Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: n.g.

«E’ un documento che lede ogni autonomia»

Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino si appella al governo centrale a proposito della nuova Finanziaria

PESARO. E’ un invito, chiaro e deciso, quello rivolto dal presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli, al governo centrale, affinché riconosca l’effettiva autonomia degli enti locali. In particolare, a preoccupare il presidente Ucchielli, sono le norme contenute nella Legge Finanziaria 2003, a cui il governo sta lavorando proprio in questi giorni.

“Le Associazioni degli enti locali – spiega il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli – hanno chiesto al governo di provvedere, con la stesura del documento di programmazione economico-finanziaria per il 2003, ad una modifica sostanziale della normativa relativa la patto di stabilità 2002 e 2003, e, in secondo luogo, di dare concreta attuazione al processo di decentramento amministrativo iniziato con la Legge n.59 del ’97. Nulla di tutto questo, purtroppo, è stato inserito nelle bozze di documenti predisposte dall’esecutivo. Anzi, la futura manovra finanziaria prevede l’esatto contrario. Ad iniziare dall’ulteriore taglio dei trasferimenti erariali agli enti locali pari al 2% e dal congelamento dell’addizionale Irpef, limitando, così, quel minimo di autonomia dei Comuni italiani e rendendo vane le aspettative delle Province sull’attivazione della stessa addizionale Irpef, spettante loro sulla base della Legge n.133 del ’99.

Per non parlare del blocco degli acquisti di beni e servizi, con una riduzione obbligatoria del relativo costo pari ad almeno il 10%, e del blocco delle assunzioni e del turn-over del personale dipendente in forte contrasto con il principio di autonomia organizzativa dei nostri enti. E ancora, la riconferma, anche per il 2003, dei limiti legati al patto di stabilità per quanto riguarda gli impegni di spesa e i pagamenti. Tutto ciò senza tener conto delle nuove e importanti competenze attribuite alle amministrazioni provinciali in materia di viabilità , trasporti, ambiente, protezione civile, pubblica istruzione. Se si pensa, poi, alla prevista riduzione dell’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione o al considerevole costo del nuovo contratto collettivo di lavoro del personale dipendente, quantificabile, per il 2002 e 2003, nel 5,6% del monte-salari 2001 che graverà interamente sul bilancio dell’ente, è evidente come l’azione del governo vada a ledere, in maniera inaccettabile, l’autonomia degli enti locali, in un contrasto stridente con la recente riforma della Costituzione e la volontà espressa dal Parlamento italiano”.

 

torna all'inizio del contenuto