Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

E in Provincia si apre un museo

Tornano a risplendere gli ori dell’antica sala del Consiglio Collezione d’arte contemporanea da ammirare tra gli uffici

La Provincia come un museo. Sbrigare una pratica e ammirare litografie, incisioni, dipinti. Consultare uno strumento urbanistico e intanto scoprire opere di autori di fama internazionale. Bucci, Fiume, Caffè, Mastroianni, Valentini, Schifano. Da sabato 27 marzo tutto questo sarà possibile negli uffici di viale Gramsci, dove alle 17 è in programma un vernissage per inaugurare la “Collezione d’arte contemporanea della Provincia”. Quaranta pezzi circa: una selezione della raccolta dei 200 acquisti e donazioni messi insieme dall’Amministrazione a partire dagli anni ‘50.

Il “museo” si snoda lungo i corridoi degli uffici tecnici, nella sede originaria dell’ente. Poi l’itinerario tutto da ammirare prosegue nell’antica sala consiliare rimessa a nuovo che sabato si mostrerà per la prima volta al pubblico dopo i lavori di restauro.

«Un intervento complesso - sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Mirco Ricci - che ha comportato un impegno finanziario notevole. È stato risistemato il tetto e consolidata la struttura interna, sono tornate a risplendere le antiche dorature dei decori, gli scranni in legno

 

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hanno ripreso la loro funzionalità. L’operazione restituisce non solo all’utilizzo dell’ente, ma anche alla fruizione più ampia della comunità uno spazio dimenticato dove i cittadini potranno incontrarsi e svolgere iniziative».

La storica assise, che risale al 1927, sarà dedicata alla partigiana di Cantiano Adele Bei «per ragioni di pari opportunità con la “maschile” sala del consiglio “Wolframo Pierangeli”» puntualizza ironico il presidente Palmiro Ucchielli.

Ma torniamo all’evento artistico. L’esposizione della raccolta provinciale rappresenta il punto d’arrivo di un lungo intervento di analisi e schedatura della collezione. Un lavoro “certosino” per rendere visibile a tutti opere che finora erano disseminate nei vari uffici dell’Amministrazione.

«Nel corso degli anni - sottolinea Ucchielli - la Provincia ha raccolto un interessante patrimonio artistico, in alcuni casi strettamente legato alla storia e alla cultura del nostro territorio. Ci è sembrato pertanto doveroso offrire ai cittadini la possibilità di ammirare queste opere e scoprirne il valore. E poi sarà un motivo in più per venirci a trovare negli uffici di viale Gramsci».

Una raccolta «tanto eterogenea quanto affascinante - fa notare l’assessore ai beni e alle attività culturali-editoria Paolo Sorcinelli - che documenta le opere di circa 115 artisti. Dalla collezione emergono tre nuclei principali. Il primo è quello degli autori più noti, che fanno parte della mostra permanente. C’è poi la sezione della “Scuola di Urbino”, che rappresenta una preziosa testimonianza di una vivace stagione artistica della nostra provincia. Il terzo gruppo di opere è quello degli artisti locali che in alcuni casi hanno creato uno stile originale e una sigla riconosciuta oltre i confini della provincia».

La collezione di viale Gramsci entrerà a far parte a pieno titolo dello Spac, il Sistema provinciale di arte contemporanea che ha messo in rete i principali spazi espositivi del territorio impegnati nella valorizzazione dei nuovi linguaggi della ricerca creativa.

All’inaugurazione di sabato pomeriggio interverranno il presidente Ucchielli, l’assessore Ricci e l’assessore Sorcinelli.

 

 

 

 

 

 

 

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