Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

E dopo le nature morte arriva la scultura romana

L’“Anima e le Cose” chiude domenica con un bilancio record di oltre 6.500 visitatori

Con un bilancio di oltre 6.500 visitatori e i cataloghi tutti esauriti, la mostra “L’anima e le cose” offre gli ultimi itinerari nelle nature morte prima della chiusura di domenica. Tra il pubblico di ogni giorno (5.000) e le visite scolastiche (1.500 studenti pari a 65 classi), l’evento espositivo della Provincia va in archivio come uno dei più ammirati dell’estate. E tra i visitatori non è certo mancato il pubblico “di qualità” (esperti, studiosi, cultori del genere, critici, giornalisti), se si pensa che sono stati venduti ben 300 cataloghi che, insieme alle copie distribuite dagli organizzatori, hanno prosciugato le scorte, tanto che si sta pensando a una ristampa della pubblicazione di Artioli Editore che potrebbe essere messa in vendita nelle librerie della provincia.

Una curiosità: i mesi con maggiore affluenza sono stati settembre e ottobre, a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare in una città balneare. E accanto ai ragazzi delle scuole elementari e medie, che hanno letteralmente preso d’assalto le “visite-gioco” proposte dalla rassegna, non sono mancati tanti appassionati che hanno preferito la fine dell’estate per abbandonarsi al piacere dell’arte.

Organizzata dall’assessorato ai Beni e alle Attività culturali della Provincia, insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Fano e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, con il patrocinio della Montanari Navigazione, la mostra propone 126 dipinti di “nature in posa” che individuano l’evoluzione artistica del genere pittorico tra XVII e XVIII secolo nell’Italia pontificia (Marche, Emilia Romagna, Lazio). Una rassegna che svela numerose opere inedite, appartenenti a collezioni private, e riscopre e indaga maggiormente maestri rimasti finora nell’ombra, in primo luogo il fanese Carlo Magini, nucleo centrale della mostra. C’è ancora qualche giorno per una visita all’Edificio Luigi Rossi di Fano, in piazza Amiani. I battenti chiudono domenica.

E mentre un evento va in archivio, dall’assessore ai Beni e alle Attività culturali Paolo Sorcinelli arriva qualche anticipazione sulle prossime mostre. Prima il professore nicchia, non vuole sbilanciarsi, poi si lascia andare a qualche dichiarazione: «Il prossimo anno cambieremo completamente genere per affrontare il tema della scultura romana, quindi ci sposteremo sul versante dell’archeologia per poi tornare più avanti all’arte figurativa con due mostre che stiamo progettando in questi giorni. Certamente saranno coinvolte Pergola e Urbania».

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