Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Dieci “comandamenti” per una provincia di qualità

Consiglio, approvate a maggioranza le Linee programmatiche del secondo governo Ucchielli

PESARO. I dieci “comandamenti” di Palmiro Ucchielli per il governo della Provincia sono raccolti in un documento di 95 pagine che lunedì mattina il consiglio, riunito nell’antica sala Adele Bei per la solennità della seduta, ha approvato a maggioranza con il voto contrario dell’opposizione (An-Fi-Udc) e venti sì del centrosinistra. Un varo con tutti i crismi per le Linee programmatiche del mandato 2004-2009 che il presidente ha illustrato in 40 minuti di presentazione, densa di interventi e strategie, sfogliando il tomo che mostra in copertina, insieme all’immancabile coccinella, una coppia di cavallini rampanti che simboleggia «le risorse umane impegnate nella realizzazione dei progetti e la dinamicità con cui si intende raggiungere gli obiettivi».

«Qualità ambientale, dei servizi, dello sviluppo, ovvero qualità della vita nel suo complesso sono i termini su cui vogliamo continuare a misuraci, in linea con il nostro “Piano di sviluppo ecosostenibile” che rimane lo strumento chiave dell’Amministrazione» ha premesso Ucchielli passando poi a illustrare nel dettaglio le dieci principali direttrici di governo: attuazione e sviluppo del decentramento amministrativo e della riforma costituzionale delle autonomie; partecipazione, comunicazione e semplificazione; qualità dell’ambiente e valorizzazione del territorio; sostegno e rilancio delle comunità locali minori, delle zone montane e delle aree interne a maggior disagio insediativo; servizi pubblici e politiche di infrastrutturazione per una provincia policentrica; internazionalizzazione, sviluppo economico e sostegno alle imprese; crescita e arricchimento dell’offerta turistica e culturale; sviluppo delle politiche giovanili per valorizzare la qualità di vita dei giovani; pari opportunità e sostegno al mondo femminile; sicurezza del cittadino e delle imprese.

Un programma corposo e impegnativo che ha dovuto fare i conti, ha sottolineato il presidente Ucchielli, con la «riduzione dei trasferimenti erariali e una non adeguata dotazione di risorse finanziarie come corrispettivo del trasferimento di nuove competenze».

Il dibattito ha coinvolto tutti i gruppi consiliari. A cominciare da An il cui consigliere Antonio Baldelli ha sollevato alcune critiche al documento, anticipando il voto contrario: «Si parla poco di sanità, una emergenza del nostro territorio. Invito pertanto l’Amministrazione a svolgere un ruolo di pungolo con la Regione in difesa degli ospedali di polo, che rischiano lo smantellamento. Nel capitolo della viabilità, per il vero assai scarso, noto che tra gli obiettivi non c’è la intervalliva 424 Pergola-Fossombrone, una grave dimenticanza. Infine un invito a considerare bene le scelte, a tutela dell’ambiente, nell’ambito del piano cave».

Il microfono è poi passato a Carlo Ruggeri dell’Udc e, nelle file di maggioranza, al Verde Claudio Mari (in risposta a Baldelli: «Se si vogliono più ospedali bisogna che il Governo tiri fuori i soldi») e a Marzio Serretti dei Ci.

Ugo Tapponi per Forza Italia ha proposto di stralciare il punto 4 del documento su “Sviluppo economico, formazione e lavoro, cooperazione internazionale” sul quale «è necessario un maggiore confronto con le organizzazioni sindacali e del lavoro». Quindi Gabriele Berardi e Giuseppe Manganelli della Margherita e Orlando Lustrissimini di Rifondazione comunista hanno annunciato il loro pieno appoggio alle linee di governo. Tanto che il capogruppo Ds Giorgio Londei ha salutato con plauso la «rinnovata unità di tutte le forze di centrosinistra nella nostra provincia».

Di tenore opposto l’intervento del capogruppo di An Elisabetta Foschi che, ricordando i quattro punti chiave del programma di centrodestra (riduzione della spesa improduttiva; concentrazione delle risorse negli investimenti; efficacia ed efficienza della macchina amministrativa; riduzione della pressione fiscale) ha giustificato il voto contrario perché «poco o nulla è contenuto nel documento programmatico», definito una «cortina fumogena».

La seduta, che si è aperta con un minuto di silenzio per bambini di Ossezia e le vittime del terrorismo seguito da un ordine del giorno per condannare il rapimento delle volontarie italiane, ha chiuso il sipario con il via libera ai progetti del secondo governo Ucchielli, già al lavoro per la lunga marcia verso il 2009.

 

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