Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Consiglio, approvato il consuntivo 2012

La proposta di Tagliolini: «Gettoni di presenza devoluti al fondo per il sociale»

PESARO – Approvato il bilancio consuntivo 2012: a favore tutta la maggioranza, contrari Pdl e Lega. Si astiene l’Udc, mentre Roberto Giannotti e Massimo Rognini (Scelta civica) scelgono la via del non voto. L’assessore Renato Claudio Minardi: «Continuiamo con rigore e sobrietà. Il 2012 è stato fortemente condizionato dalla nevicata che  ha massacrato il bilancio, con una spesa straordinaria di 4 milioni e 300mila euro», dei quali «ancora non è rientrato niente dallo Stato». Nel mezzo, la manovra del governo Monti dello scorso luglio, «arrivata a bilanci già approvati dagli enti locali» e considerata «una pugnalata alla schiena, perché con la spending review si è inciso ulteriormente sul fondo di riequilibrio». Per l’assessore, tuttavia, «la Provincia non è stata a guardare. Con responsabilità abbiamo bloccato completamente tutta la spesa non obbligatoria. E con la ripulitura dei residui passivi, fatta nelle ultime settimane per singoli capitoli e impegni di spesa, chiudiamo con un avanzo di 3 milioni e 400mila euro. Una boccata d’ossigeno per il bilancio di previsione 2013. Un lavoro massacrante, fatto con il bisturi, per il quale ringrazio la struttura». L’assessore rimarca: «Nonostante le difficoltà dello scorso anno, per il 2012 siamo riusciti a garantire le convenzioni con università, Rof, biblioteche, istituti culturali;  il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e il fondo anticrisi». Resta, per l’anno in corso, «la pesante manovra del governo, che per Pesaro e Urbino pesa 10 milioni e 600mila euro. Tutte le Province sono in difficoltà. Ma ripartiamo dall’avanzo di amministrazione per dare prospettive positive al bilancio di previsione 2013».
Dibattito. Voci critiche dall’opposizione. Il capogruppo Pdl Antonio Baldelli: «La Provincia si trova nelle condizioni attuali perché negli anni è stata male amministrata. Ucchielli dice che ha lasciato una Ferrari? Forse era una Bianchina, o una bicicletta Bianchi. Che ora Minardi deve spingere a fatica». Ancora: «Il bilancio è stato pareggiato con operazioni discutibili, vedi vendita azioni di Marche Multiservizi e cartolarizzazione. Ma sono misure non più ripetibili. Si cerca di rinviare il fallimento dell’ente a dopo la fine della legislatura. C’è aria di smobilitazione, la Provincia è seduta su se stessa. Non si avvertono risposte ai problemi dei cittadini. Il bilancio? E’ falsato, perché i revisori dei conti nella relazione affermano che bisognerebbe analizzare la natura e i presupposti giuridici del mantenimento in bilancio dei residui attivi». Ma Minardi: «Sui residui attivi non c’è nessuna incertezza, gran parte sono somme che dobbiamo incamerare da Stato e Regione». Parla di «malagestione del passato» anche Roberto Giannotti, «con responsabilità politiche precise. Qualcuno si è cimentato nella finanza creativa, nella gestione clientelare di settori come la caccia, nella dilatazione delle competenze dell’ente. In questa legislatura Ricci si è limitato all’opera di contenimento, non ha scelto la discontinuità. Le prospettive? Nebulose. Ma serve un percorso che consenta di evitare il default con internalizzazione, uso intelligente di risorse e personale, eliminazione di derivati, utilizzazione di Megasnet, meno fiscalità». Daniele Tagliolini (Pd) ribatte: «La Provincia ha messo in campo azioni straordinarie in momenti straordinari. Dal 2010 ad oggi hanno inciso enormemente i tagli e gli eventi atmosferici. Ma abbiamo garantito i servizi necessari alle famiglie sul sociale, con micreocredito e tariffe agevolate. I revisori? La loro relazione presenta parametri tecnici e analitici incontestabili. Il bilancio è falsificato? Non so dove il Pdl prenda questi dati. La Provincia rimanda il falimento? Al contrario, abbiamo interpretato la visione del futuro, non rinunciando alla progettazione. C’è la mancanza di un regime normativo e istituzionale di riforma, che vede le Province come primo paletto da chiudere. Non è un dato positivo per dare risposte immediato. Ma fino all’ultimo lavoreremo per garantire i servizi ai territori». E il capogruppo Pd chiude con una proposta: «Destineremo il gettone di presenza dei consiglieri e, in parte uguale, della giunta per la creazione di un fondo dedicato agli interventi a carattere sociale.  Abbiamo chiesto a Bartolucci di lavorare su un ordine del giorno da trasmettere alla conferenza dei capigruppo. Tutti sono d’accordo e hanno aderito».

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