Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Ufficio Stampa

Concorsi, Domenicucci: «Polemica incomprensibile»

Intervento del direttore generale della Provincia

«Risulta assolutamente incomprensibile la polemica innescata sulla scelta fatta non dall’Amministrazione Provinciale ma da una commissione concorsuale su undici nella sua piena autonomia, garantita dalla Legge, di fare apporre non una crocetta ma un sì sulla risposta corretta di un quiz.  Ciò non garantirebbe l’anonimato. Va detto innanzitutto che la calligrafia delle persone non è mai stata considerata, ovunque in Italia, segno di riconoscimento tanto che oltre ai quiz normalmente nei concorsi pubblici si possono fare domande a risposta sintetica o temi che richiedono al concorrente di scrivere i testi per cui si intuisce subito che l’apposizione di un sì al posto della crocetta non inficia la prova. E’ bene poi evidenziare che il quiz è stato scelto proprio per l’oggettività del risultato che non lascia alcuna discrezione alla commissione per cui anche l’eventuale “riconoscimento” dell’autore non incide in alcun modo sul risultato stesso. Le prove d’esame vengono predisposte a norma di legge e regolamento dalla commissione concorsuale il giorno stesso delle prove, sempre nella sua piena autonomia. La giurisprudenza del TAR prevede che il giorno della prova scritta siano presenti in aula esclusivamente i concorrenti ed i componenti della commissione. Nei concorsi in atto sono impegnati 33 persone tra presidenti e commissari di cui 7 esterni scelti tra dirigenti, funzionari, docenti universitari, responsabili di importanti Enti Pubblici più 11 segretari verbalizzanti e alcuni componenti aggiunti in qualità di esperti di lingue. In questi giorni si sta mettendo in dubbio la correttezza dell’agire non solo della Amministrazione Provinciale ma anche di tutti questi professionisti pubblici che io mi sento in obbligo, quale Direttore Generale dell’Ente, di tutelare in ogni sede in quanto non ritengo che si possano accettare passivamente accuse più o meno velate di scorrettezza. Chiediamo solamente di poter lavorare serenamente nell’interesse pubblico che sempre poniamo come valore fondamentale del nostro operare». 

Marco Domenicucci
Direttore Generale della Provincia di Pesaro e Urbino

torna all'inizio del contenuto