Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Con la sua cartella di cuoio”, martedì 24 aprile si proietta in Provincia il documentario su Claudio Cecchi, protagonista della Resistenza pesarese

Alle ore 17.30 nella sala “Pierangeli”, iniziativa promossa da Circolo culturale Eidos, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Anpi, Arci e Fondazione XXV Aprile. Ingresso libero

PESARO - “Con la sua cartella di cuoio. Claudio Cecchi, un intellettuale nella Guerra di Liberazione” è il titolo del film documentario, per la regia di Gianfranco Boiani, con ricerca storica di Giorgio Bianconi, che verrà proiettato in anteprima martedì 24 aprile, alle 17.30, nella sala Wolframo Pierangeli della Provincia, in viale Gramsci 4 a Pesaro (ingresso libero), dedicato ad un protagonista importante della Resistenza pesarese. L’incontro, promosso da circolo culturale “Eidos”, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Anpi, Arci e Fondazione XXV Aprile, porterà all’attenzione del pubblico uno spaccato importante della storia locale e nazionale. Attraverso il documentario, rientrante nel progetto “Biografie della Memoria”, viene infatti ricostruita la biografia di Claudio Cecchi a partire da un’intervista in gran parte inedita da lui rilasciata a Bianconi e Boiani nel 2011. Nel film sono contenute anche testimonianze dei familiari (Silvia e Giulio Antonio Cecchi) e di Giorgio De Sabbata, con musiche di Angioletta Iannucci Cecchi.

Alla presentazione del documentario interverranno il consigliere regionale Andrea Biancani, il presidente della Fondazione XV aprile Carlo Niro, il regista Gianfranco Boiani e lo storico della Resistenza Giorgio Bianconi.

Claudio Cecchi (1922 – 2013), nipote dell’esploratore Antonio Cecchi e figlio dell’ambasciatore Gino Cecchi (perseguitato dal regime ed emigrato in Francia), è stato un protagonista della guerra di liberazione nelle Marche. Compì gli studi liceali a Grenoble e si laureò in Giurisprudenza a Parigi. Tornato in Italia, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si unì alla nascente Resistenza nel pesarese e venne nominato commissario politico del distaccamento Pisacane della V Brigata Garibaldi Pesaro, che operò tra le montagne del Catria e del Nerone fino al luglio del ‘44. La formazione partigiana da lui comandata ebbe un ruolo decisivo in due battaglie: quella di Vilano, nelle vicinanze di Cantiano (25 marzo 1943) e quella di Paravento (19-20 giugno 1943). Dopo il passaggio del fronte, fu nominato Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino dal Comitato di liberazione nazionale, ma ricoprì l’incarico solo per pochi mesi, per poi riprendere la guerra di liberazione nel nord Italia, fino alla disfatta dei nazifascisti.

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