Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Centro servizi, assunzioni in vista per i collaboratori della Provincia

Approvata dal consiglio la costituzione della nuova società pubblica, contraria la minoranza

PESARO. Un’ancora di salvezza per i lavoratori precari della Provincia. Una via di uscita ai tagli e ai tetti di spesa imposti dalla legge finanziaria 2006 che a fine aprile avrebbe decretato per gli 85 co.co.co (collaboratori coordinati e continuativi) dell’ente l’interruzione del contratto di lavoro. Ma in viale Gramsci si è trovata la soluzione all’impasse dando vita al “Centro servizi per la pubblica amministrazione”, una società a capitale pubblico che sarà a disposizione non solo della Provincia ma anche dei Comuni per offrire un ampio ventaglio di servizi. Dalla formazione professionale alla gestione dei vivai, dai servizi culturali alla progettazione di opere pubbliche, fino all’accoglienza turistica. E per fare tutto questo la nuova srl dovrà assumere personale, pescando in prima battuta tra i collaboratori precari a rischio.

 

Mercoledì mattina la costituzione del nuovo centro servizi è stata approvata a maggioranza dal consiglio provinciale con il voto contrario dei gruppi di minoranza (An, Fi, Udc).

 

Il presidente Palmiro Ucchielli, introducendo la discussione, ha spiegato che «si è trattato di un provvedimento dettato dalla necessità e da obblighi di legge. Non c’erano alternative se non quella di chiudere tutte le collaborazioni. Certo, se avessimo potuto bandire nuovi concorsi non si sarebbe posto il problema. Per questo auspico che il Parlamento e il Governo che stanno per nascere facciano

 

 

 

 

qualcosa per sbloccare le assunzioni negli enti pubblici ed eliminino i vincoli più pesanti. In attesa di nuovi provvedimenti, pur di garantire un lavoro a tanti giovani, abbiamo scelto di costituire questa nuova società».

 

Il dibattito che ha preceduto il voto ha visto la posizione più “morbida” di Fi con il consigliere Settimio Bravi che ha riconosciuto «i fini nobili della società, anche se restano molti aspetti da valutare attentamente: trattandosi di una privatizzazione di servizi pubblici sono necessarie molte garanzie». E quella intransigente di Antonio Baldelli di An che ha sottolineato: «Non c’è nessun obbligo di legge a fare questo nuovo centro servizi. E poi mi chiedo quale controllo politico ci potrà essere sull’operato di questa società, che è un soggetto privato chiamato a perseguire un interesse pubblico».

 

Sul fronte della maggioranza Federico Valentini della Margherita ha fatto notare invece che il nuovo soggetto «non risponde semplicemente all’emergenza di una legge finanziaria che strangola gli enti locali, ma rappresenta una soluzione innovativa alle esigenze di una società sempre più complessa e articolata che richiede servizi al passo con i tempi».

 

Guidata da un amministratore unico, la srl parte con un capitale di 60.000 euro. Lo statuto prevede una durata massima di 44 anni, fino al 31 dicembre 2050.

 

Tra gli altri punti in discussione mercoledì in sala Pierangeli c’è stata la modifica del regolamento del nuovo “Consiglio provinciale dei giovani eletti” che ora per riunirsi è sufficiente che i suoi componenti raggiungano la maggioranza assoluta.

 

Il presidente Ucchielli ha inoltre ufficializzato l’affidamento della vicepresidenza e delle deleghe di agricoltura, turismo e termalismo all’assessore Graziano Ilari (La Margherita) in seguito alla vicenda giudiziaria che ha portato all’autosospensione di Giovanni Rondina dal suo incarico in giunta.

 

L’assemblea ha anche approvato alcuni ordini del giorno: per l’assoluzione dello scrittore turco Ohran Pamuk; per il reciproco rispetto tra l’Italia e i paesi islamici; per utilizzare il difensore civico del Comune di Pesaro (non potendone istituire uno dell’ente per mancanza di risorse finanziarie); per la grazia all’agente di polizia Ivan Liggi e ad Adriano Sofri.

 

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