Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

“Centoborghi” ritrovano la loro identità

Provincia, seminario per fare il punto sugli interventi di recupero per centri storici, castelli e antiche memorie

Alla scoperta della memoria collettiva per restituire ai luoghi la loro identità perduta. Tra restauri di beni storici e artistici, interventi di valorizzazione dei centri urbani, recuperi e riusi del patrimonio urbanistico, ma anche cataloghi per gli studiosi, guide rivolte ai viaggiatori, percorsi e visite accompagnate da eventi culturali, l’operazione “Centoborghi” della Provincia procede a pieno ritmo.

Il progetto interessa piccoli centri, paesi, castelli, siti archeologici, piazze, antichi mulini, angoli legati alla religiosità, suggestivi paesaggi. Tanti tasselli da strappare all’oblio e all’abbandono e, attraverso approfondite ricerche tra le pieghe dei ricordi e della storia, da rimettere a nuovo per fare emergere la specificità dei luoghi documentandone identità, radici, memorie e valori. A cominciare dai nomi che, con nuovi cartelli stradali, faranno subito saltare agli occhi il genius loci. Qualche esempio? Carpegna, ribattezzata il paese dei 15 borghi, Maiolo, il paese dei forni, Cantiano, il paese della libertà, Montemaggiore al Metauro, il paese di Asdrubale e Churchill, Monteporzio, il paese della foresta fossile, Fermignano, il paese della carta. Per proseguire con immagini, documenti, testimonianze, percorsi culturali che mostrino le memorie del passato.

Per fare il punto sull’operazione è in programma un tavola rotonda organizzata dall’assessorato ai beni storici, artistici, archeologici per giovedì 20 ottobre alle 16,30 nella sala del consiglio provinciale “Wolframo Pierangeli” (in viale Gramsci 4 a Pesaro).

 

(segue)

 

Si parlerà dei primi interventi realizzati, dei finanziamenti disponibili, dei progetti e degli studi. Aprirà la conversazione Paolo Sorcinelli, l’assessore che guida “Centoborghi”, con “Il senso dei luoghi: un progetto in cui credere”, e concluderà il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli. Attorno al tavolo ci saranno Dino Zacchilli che, come dirigente del settore, spiegherà “Ragioni e strumenti di un progetto strategico. Primi interventi e sinergie istituzionali”, Nando Cecini per approfondire il tema affascinante del legame tra scrittori, poeti e territorio (“Per una geografia letteraria: la provincia illuminata”), Daniele Sacco che parlerà di “Archeologia del paesaggio”, Anna Cerboni Baiardi che delineerà il rapporto tra “Arte e religiosità popolare: le via crucis”, Gianni Lucerna con la relazione su “I mulini ad acqua: luoghi di socializzazione e di produzione, ieri e oggi”, Cecilia Cassano su “Tessera su tessera: i tappeti dell’antichità” e Luca Gorgolini su “Iconografia come memoria e identità del ‘900”.

«Il nostro progetto - spiega l’assessore Paolo Sorcinelli - si propone di contribuire a promuovere lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita del territorio attraverso la valorizzazione della ricca presenza di beni culturali, storici e artistici, archeologici, architettonici, demoetnoantropologici e urbanistici, a cominciare dai contesti omogenei rappresentati dai piccoli e piccolissimi centri e nuclei urbani. Dalla individuazione alla catalogazione dei beni, dai restauri alla valorizzazione, dalle destinazioni d’uso al riuso: si tratta di una complessa azione che si basa sul convincimento che il recupero del patrimonio esistente debba essere valorizzato contro la continua espansione e il consumo del territorio. Per capire meglio il tipo di operazione basta visitare il Borghetto di San Costanzo, il paese della memoria, una sorta di prefigurazione di quanto si cercherà di fare nel resto della provincia: restituire cioè all’utilizzo della comunità un angolo, una piazza, un luogo di particolare valore paesistico, un monumento, un bene artistico che rivesta un significato nella identità e nella memoria collettive».

 

 

 

 

torna all'inizio del contenuto