Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Nicoletta Giorgetti

Caso rifiuti, effettuati tutti i controlli

Il presidente Ucchielli fa il punto dell'attività ambientale e delle irregolarità rilevate

PESARO. Trasmettiamo, di seguito, un intervento del presidente della Provincia, Palmiro Ucchielli, sulla delicata questione dei rifiuti e della loro gestione al centro, in questi giorni, di indagini e discussioni.
"Gli avvenimenti di questi giorni, – dice Palmiro Ucchielli – frutto di indagini complesse ed articolate eseguite dall’autorità giudiziaria nell’ambito di un’operazione a vasto raggio ancora in via di sviluppo, rafforzano in noi la convinzione che tutti i controlli svolti dall’amministrazione provinciale, che già avevano portato all’inibizione dell’attività imprenditoriale di alcune ditte e situazioni oggi sottoposte alle ispezioni della magistratura, coglievano nel giusto. In particolare il servizio Ambiente, in collaborazione con la Polizia provinciale, attivava nel dicembre 2003 un approfondito controllo sull’attività della Ditta Seco che condusse ad un’azione penale per attività illecita e alla successiva chiusura della ditta nel marzo 2004. Allo stesso modo la questione della cava Solazzi era stata già affrontata dalla struttura provinciale che, nel dicembre 2002, sospese l’autorizzazione regionale al ripristino ambientale della cava sino alla revoca della stessa nel gennaio 2004. Fatti per i quali la Provincia ha, inoltre, vinto il ricorso al Tar che la ditta Gennari Soluzioni Ambientali aveva intentato nei confronti del dirigente del Servizio Ambiente. Certamente ciò che accade, e non potrebbe essere altrimenti, ci preoccupa e ci stimola, quali amministratori della cosa pubblica e, soprattutto, cittadini che vivono in questa comunità fatta di questo paesaggio e di questo tessuto sociale, ad operare nel segno dell’equilibrio, della tutela della salute e dell’ambiente, in forte armonia con la sostenibilità dello sviluppo".
"Ciò che è accaduto – incalza Ucchielli – insegna, comunque, due cose. La prima è che la creazione di una rete strutturale di impianti a norma e dotati funzionalmente di tutti i requisiti non esclude, automaticamente, l’affacciarsi di comportamenti illeciti. La seconda è che, date le leggi, le strutture e gli stessi uomini, bisogna provvedere ad una gestione del rifiuto il più possibile integrata, ma soprattutto caratterizzata da scelte gestionali qualitative e dalla creazione di strutture sufficienti e necessarie, ma non da moltiplicare senza bisogno. Noi amministratori pubblici ci sentiamo, in ogni caso, in prima linea su questo delicato ed avanzato fronte costituito dalla tutela ambientale. Perciò la Provincia di Pesaro e Urbino ha deciso di costituirsi parte civile nei confronti di tutti quei soggetti che, in seguito al naturale epilogo di questa vicenda ormai giudiziaria nei suoi contenuti, si individueranno come agenti lesivi per la nostra comunità. Quanto accade è la significativa manifestazione di azioni che, come già affermato, la nostra amministrazione aveva a suo tempo individuato, pur nell’ambito del proprio potere squisitamente inibitorio–amministrativo, assolutamente distinto dalle specifiche metodologie d’indagine appartenenti agli organi che hanno operato in queste delicate giornate. Siamo accanto, ed insieme, alle popolazioni locali cercando di rappresentare le loro legittime aspettative civili e morali". 


 

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