Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Biomasse, anche il consiglio dice stop

Approvata all’unanimità la richiesta alla Regione di annullamento o modifica dell’impianto di Schieppe

PESARO. Un nuovo stop al progetto per la centrale a biomasse di Schieppe di Orciano arriva dal consiglio provinciale che lunedì mattina ha chiesto alla Regione “l’annullamento o la modifica dell’Autorizzazione integrale ambientale (Aia) già rilasciata” alla ditta. L’assemblea di sala Pierangeli ha votato all’unanimità un ordine del giorno sottoscritto da tutti i capigruppo dopo che venerdì Elisabetta Foschi di An e Giorgio Londei dei Ds hanno ritirato i rispettivi documenti, confluiti in un testo unico per una sostanziale “identità di vedute”.

«Sono soddisfatta del risultato ottenuto - ha dichiarato in consiglio Foschi - ritengo che questa richiesta di sospensione rappresenti la risposta politica più corretta alle polemiche sollevate dall’impianto. Certo è che se la programmazione politica fosse più specifica e puntuale ci sarebbero meno problemi quando si passa alla fase concreta dell’attuazione dei progetti».

Il capogruppo dei Ds Londei, a nome di tutto il centro sinistra, ha messo in evidenza che «questo documento è in linea con le scelte fatte dal consiglio provinciale negli ultimi anni, dal piano di sviluppo ecosostenibile, al programma ambientale sulle escavazioni fino allo strumento di tutela e risanamento della qualità dell’aria, di cui si parlerà tra poco (approvato all’unanimità al termine della seduta, ndr). Una richiesta saggia quella dell’annullamento o della modifica dell’autorizzazione regionale che da una parte conferma le previsioni del piano della Provincia per la realizzazione di centrali a biomasse di piccole dimensioni, dall’altra torna a sollecitare alla Regione un gruppo di lavoro tecnico scientifico per approfondire i vari aspetti dell’impianto in vista di decisioni definitive da prendere nei tempi necessari».

Il consiglio ha anche approvato a larga maggioranza (si è astenuto il Verde Claudio Mari) un ordine del giorno unitario per il ritorno del Lisippo. Si chiede che la giunta provinciale, d’intesa con il Comune di Fano, la Regione e il ministero dei Beni culturali, verifichi la possibilità del rientro in Italia della statua greca che dovrà essere esposta nei musei di Fano.

La seduta di lunedì si è aperta con la risposta da parte di presidente e giunta a 14 interrogazioni e, dopo gli ordini del giorno, ha dato il via libera al piano per la qualità dell’aria e ha nominato i rappresentanti della commissione per le pari opportunità.

 

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