Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Bilancio 2002, il consiglio approva

Nella seduta di lunedì larga maggioranza, sostegno di Rifondazione e voto contrario di An e Fi

Convince e dà fiducia il programma di lavoro che si è data quest’anno la Provincia. Maggioranza tutta favorevole, sostegno “esterno” di Rifondazione comunista (che insieme a Democrazia europea si è astenuta), contrari Alleanza nazionale e Forza Italia. Così il consiglio provinciale lunedì sera, dopo un’intensa giornata di dibattito, ha votato il Bilancio di previsione 2002 e il Piano triennale 2002-2004 delle opere pubbliche. Un via libera pressoché unanime al “binario guida” lungo il quale la Provincia comincerà subito a marciare mettendo in moto 97.825.984,56 euro (189.417.519.124 lire) tra entrate e spese, di cui circa 18 milioni di euro (35 miliardi di lire) per la realizzazione di lavori pubblici nel campo della viabilità, dell’adeguamento dell’edilizia scolastica e del risanamento del dissesto idrogeologico.

Del resto dei 12 emendamenti presentati dai gruppi consiliari, ai quali si uniscono due ordini del giorno, 6 sono stati ritirati a fine consiglio da Rifondazione comunista, Popolari Margherita e Comunisti italiani che hanno espresso soddisfazione «per gli impegni presi e la disponibilità manifestata dal presidente Palmiro Ucchielli e dalla giunta». Approvati invece l’ordine del giorno del consigliere Giancarlo Borra (Ds) per inserire nel programma dei lavori pubblici la nuova progettazione della strada provinciale 3 Fogliense e quello di Rc (Mangani e Lustrissimini) per stanziare più risorse nel settore dei servizi sociali. Respinti infine i tre emendamenti di An (per vendere i terreni della piscina olimpionica e destinare il ricavato alle opere pubbliche; tagliare la partecipazione alla spa dei trasporti a favore della manutenzione viaria; utilizzare le risorse della rivista della Provincia per iniziative di solidarietà sociale) e i 3 emendamenti di Fi (vendere i terreni della piscina da cui ricavare nuove risorse per strade, scuole e frane; tagliare le risorse del notiziario a favore di un programma per agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese; invece di creare le società di cablaggio e di gestione dei servizi di trasporto, utilizzare le risorse per infrastrutture, viabilità e scuole).

In apertura di dibattito il presidente della commissione Bilancio Emidio Omiccioli, consigliere Ds, con soddisfazione ha fatto notare: «Quello del 2002 è un bilancio equilibrato che, nonostante i tagli e i vincoli imposti dalla Finanziaria del governo, è riuscito ad evitare aumenti di tasse e imposte per i cittadini. I trasferimenti statali sono scesi dell’1%, il prossimo anno il taglio sarà del 2% e poi del 3%. Quindi va apprezzato ancora di più lo sforzo fatto, in particolare nel settore dei lavori pubblici dove sono stanziati 18 milioni di euro, di cui 6 milioni per le strade».

Non si sarebbe fatto invece abbastanza per il capogruppo di Fi Settimio Bravi che ha motivato così il voto contrario: «A nostro parere il bilancio doveva essere impostato seguendo la logica delle priorità, cioè le infrastrutture viarie e scolastiche, la sicurezza urbana, la mobilità, i servizi sociali e il sostegno alle attività produttive. Non è stata attuata una seria politica di contenimento delle spese, mi riferisco in particolare agli incarichi esterni e agli sprechi. Siamo infine contrari alla costituzione di due nuove società per il trasporto pubblico e il cablaggio del territorio perché ci sembra più opportuno destinare queste risorse alle infrastrutture viarie e alle scuole».

Ha messo in luce i pregi del documento contabile il capogruppo Ds Giorgio Londei: «La Provincia di Pesaro e Urbino è l’unico ente della zona che presenta un bilancio senza aumenti di tasse. Un bilancio che acquista un pregio ancora maggiore perché nasce da una filosofia di base che è quella del nostro nuovo “Piano triennale di sviluppo ecosostenibile” nel quale la programmazione è inserita. Le scelte sono quindi motivate e mirano a obiettivi precisi».

All’insegna della disponibilità al dialogo la posizione di Rifondazione: «Nei nostri emendamenti – ha sottolineato il capogruppo Alessio Mangani – avevamo chiesto un’attenzione maggiore alla manutenzione delle strade, ai servizi sociali, alle politiche giovanili. Tutte questioni sulle quali il presidente e la giunta si sono impegnati a lavorare. Quindi li abbiamo ritirati. Con la nostra astensione, vogliamo dimostrare un atteggiamento costruttivo per risolvere insieme i problemi».

Diametralmente opposta la posizione di An, il cui capogruppo Gianfranco Colucci ha bollato il bilancio come «inadeguato e contraddittorio. La Provincia avrebbe dovuto eliminare le spese non necessarie e tagliare gli sprechi per valorizzare i settori della viabilità, della tutela dell’ambiente e del dissesto idrogeologico. Gli interventi programmati non sono sufficienti rispetto alle esigenze del territorio».

Giudizio positivo invece quello espresso dal Ppi Margherita: «I limiti della Finanziaria sono oggettivi e penalizzanti – ha fatto notare il capogruppo Gilberto Ottaviani – quindi il lavoro svolto è stato soddisfacente».

Entusiasta Franco Cangiotti (Ci) che si è complimentato con gli uffici per il «rigore e la precisione» del documento che presenta «un’impostazione solida e interessante, e dimostra una politica attenta ai problemi della comunità e aperta alle prospettive di sviluppo della provincia».

Favorevoli al bilancio anche Tonino Salvatori (capogruppo Sdi) e Claudio Mari (capogruppo dei Verdi). Astensione invece per Graziano Olivieri di Democrazia europea.

Prima del voto finale, ha concluso il dibattito il presidente Palmiro Ucchielli che ha dato risposte a tutte le principali questioni sollevate, impegnandosi su più punti: «Riserveremo maggiore attenzione alle politiche sociali per tutelare le persone più deboli – ha detto il presidente – il settore della viabilità resta strategico, pertanto ci impegneremo a trovare risorse aggiuntive e gli interventi coinvolgeranno tutte le strade della provincia. D’altra parte l’operazione per una maggiore efficienza ed efficacia degli uffici e per ottimizzare le spese è stata già avviata da diverso tempo». Il presidente ha infine sottolineato l’importanza della rivista dell’amministrazione in risposta alle richieste di tagli avanzate da An e Fi: «C’è un’esigenza legittima e doverosa di far capire alla gente che cosa stiamo facendo, quindi non possiamo penalizzare questo importante strumento di democrazia».

Infine il consiglio ha così votato: 18 sì (Ds, Ppi, Verdi, Sdi, Ci), 3 astensioni (Rc, Democrazia europea), 7 no (An e Fi).

 

 

 

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