Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

Basta con i dilettanti della finanza pubblica.

Norme correttive.

Giovedì 22 luglio la Provincia di Pesaro e Urbino sarà presente con i suoi massimi rappresentati a due importanti manifestazioni organizzate a Roma dall’UPI Nazionale e in Ancona dalle associazioni degli Enti Locali e dalla Regione Marche per contestare la politica scellerata del Governo centrale.

Riteniamo opportuno e necessario precisare i motivi che portano ad essere presenti a tali eventi.

Il Governo , con decreto legge 12 luglio 2004 n. 168, è intervenuto a dettare norme correttive di finanza pubblica incidendo in maniera estremamente pesante anche sulla finanza locale.

Tale provvedimento prevede una riduzione per il 2004 delle spese correnti per acquisto di beni e prestazioni di servizi pari al 10% della spesa annua mediamente sostenuta nel triennio 2001-2003 ma nella realtà proprio perché si prende a base una media triennale ed il taglio avviene nel corso del secondo semestre e non a inizio anno tale percentuale sarà ben più alta e potrà superare anche il 20%.

Ciò che poi risulta inaccettabile è che non ci vengono tagliate le risorse ma viene posto un tetto alle spese per cui si arriva all’assurdo che pur avendo disponibilità di bilancio non potremo spendere pena pesanti responsabilità contabili e disciplinari.

E’ facilmente comprensibile che tali misure portano da subito ad una totale paralisi dell’attività degli Enti che si manifesterà per la Provincia sui servizi e sulle manutenzioni, nonché sulla spesa corrente riguardante gli edifici scolastici, la sicurezza delle strade, la qualità dell’ambiente la messa in sicurezza del territorio la funzionalità dei centri per l’impiego e la formazione, le attività culturali e di sostegno alle attività produttive e all’individuo.

Di assoluta gravità è poi il metodo utilizzato dal Governo il quale non ha attivato alcuna forma di consultazione degli Enti interessati al provvedimento cancellando in un solo colpo quel minimo di sinergie possibili e necessarie in momenti di difficoltà quale quello che stiamo vivendo.

Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di non saper “Guidare il Paese”. In questi anni abbiamo subito manovre finanziarie basate esclusivamente su risorse straordinarie, una tantum: Si pensi ai condoni di vario tipo alle dismissioni immobiliari finalizzate esclusivamente a fare cassa: Sono stati adottati provvedimenti che hanno favorito e non combattuto l’evasione fiscale.

Non si è inciso in alcun modo sulla finanza pubblica con strategie di lungo respiro tali da produrre effetti nel lungo periodo.

E’ stata affossata l’autonomia degli Enti locali con una vera e propria “restaurazione centralista” con un Governo che decide per tutti calpestando anche i principi costituzionali che garantiscono piena autonomia ai nostri Enti con una impostazione ideologica che denuncia una completa sfiducia nei confronti dell’operato degli organi di governo locale, peraltro legittimati dal voto dei cittadini che gli hanno eletti.

E’ per questo che esprimiamo la nostra netta contrarietà a questa manovra finanziaria.

L’inaccettabilità deriva anche dal fatto che l’intero sistema delle Autonomie Locali, spesso demonizzato, si è invece sempre dimostrato capace di rispettare complessivamente le regole del patto di stabilità interno rispettando gli obiettivi programmati.

I bilanci degli Enti sono nella loro quasi totalità bilanci sani ed in attivo.

Il Governo centrale vuole fare pagare a noi il conto degli errori che ha commesso ma non ci stiamo e risponderemo se necessario con energia e risolutezza a queste imposizioni assolutamente inaccettabili anche e soprattutto per i pesanti effetti negativi che produco sulle attività economiche del territorio e sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini in momento in cui sono invece sempre più necessari provvedimenti che stimolino il rilancio delle attività e degli investimenti al fine di consentire la ripresa economica.

 

torna all'inizio del contenuto