Provincia di Pesaro e Urbino

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Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Aree interne, la Provincia diffonde gli ultimi dati in collaborazione con l’Istat

Calo demografico nei piccoli Comuni ma segnali di sviluppo produttivo. Il presidente Paolini: «Serve fiscalità diversa per le botteghe, battaglia sui servizi»

URBINO – Gli ultimi dati statistici relativi, in particolare, alle aree interne del territorio, sono stati diffusi dalla Provincia di Pesaro e Urbino nella sala Serpieri del Collegio Raffaello, nell’ambito dell’incontro “I dati in Comune. Strumenti per il dialogo tra amministrazioni e territorio”. L’iniziativa rientra nel ciclo di presentazioni delle analisi territoriali organizzato dall’ente di via Gramsci in collaborazione con l’Istat e con il coinvolgimento dell’Upi. Presenti docenti universitari, istituzioni, associazioni di categoria e sindacati. Il ruolo della Provincia nell’elaborazione dei dati, utilizzati nei documenti di programmazione delle varie attività, è stato evidenziato dal segretario e direttore generale Michele Cancellieri. «Il lavoro – ha sottolineato la responsabile della Statistica e Pari opportunità della Provincia Paola D’Andrea – si è sviluppato in sezioni tematiche (territorio, demografia e sistema produttivo) e in indicatori di benessere equo e sostenibile. L’analisi locale permette di rendere più ‘visibili’ i territori e le popolazioni che li abitano nelle loro specificità e nei loro bisogni. Con riferimento alle aree interne i dati evidenziano un calo demografico, ma a livello socio-economico non mancano zone specifiche con sviluppo della produttività nel campo dell’alta tecnologia». Nell’occasione il presidente Giuseppe Paolini, guardando ai numeri, ha rilanciato la sua battaglia: «Le piccole botteghe e attività nei piccoli centri sono determinanti, essendo un punto di vita sociale tra le persone. E’ necessario trovare una fiscalità diversa da quella attuale per farle sopravvivere. E’ assurdo che una grande catena internazionale di distribuzione che consegna a casa paghi il tre per cento di tasse mentre i negozianti vengono tartassati dal fisco». Ancora: «Bisogna dare speranza ai giovani che restano: possono lavorare per il territorio. Non è vero che nelle aree interne si sta male: si sta male se non ci sono i servizi, le scuole, i medici, le botteghe. Come Provincia dobbiamo essere la casa di queste istanze, un sostegno per i piccoli paesi. Non deve essere penalizzato chi vive nell’entroterra», ha rimarcato il presidente. Presente anche il sindaco di Urbino Maurizio Gambini.

LA FOTOGRAFIA – In base ai dati diffusi, il territorio provinciale di Pesaro e Urbino presenta una densità demografica pari a 139,3 abitanti per chilometro quadrato. E’ suddiviso in 50 Comuni, di cui 34 al di sotto dei 5mila abitanti. I piccoli Comuni rappresentano il 68 per cento del totale e accolgono il 19,2 per cento della popolazione. I residenti erano 349.882 al primo gennaio 2024, sono 349.798 al primo gennaio 2025 (fonte Istat). Tenendo presente la classificazione Snai (Strategia nazionale aree interne), nel territorio di Pesaro e Urbino ricadono due aree interne Snai 2021-2027: “Montefeltro e Alta Valle del Metauro” e “Basso Appennino Pesarese e Anconetano”. Nell’area “Montefeltro e Alta Valle del Metauro” ricadono 17 Comuni, con una popolazione totale di 30499 residenti; nell’area “Basso Appennino Pesarese e Anconetano” ricadono 8 Comuni con una popolazione totale di 25342 residenti. Nell’area “Montefeltro e Alta Valle del Metauro” risiede l’8,7 per cento della popolazione provinciale; nei Comuni del Basso Appennino Pesarese e Anconetano il 7,2 per cento. Il tasso di incremento demografico totale del territorio provinciale ogni mille abitanti registra un lieve calo, -0,2 per cento rispetto all’anno precedente. Mentre a livello di nascite il tasso di incremento naturale è del -5,7 per cento (meglio del dato regionale che si attesta al -6,2 per cento; lo scorso anno il dato provinciale si attestava al -5,5 per cento, quello regionale al -5,9 per cento; ndr). Il calo nel tasso di incremento naturale, tuttavia, si accentua nei piccoli centri. Il Comune con tasso di incremento demografico più basso è Serra Sant’Abbondio con un valore di -28.7 per cento, seguito da Borgo Pace (-21,3 per cento) e Cantiano (-16,8 per cento). Urbino si attesta al -6,7 per cento; Urbania al -4,9 per cento; Fermignano al -4,1 per cento; Petriano al -2,5 per cento; Pesaro al -6,8 per cento; Fano al -5,7 per cento; Vallefoglia al -1,5 per cento. L’unico Comune della provincia in saldo positivo nel tasso di incremento naturale è Monte Porzio (+1,1 per cento). Mentre tre Comuni registrano valori vicino allo zero, anche se negativi: Colli al Metauro (-0,1 per cento), San Costanzo (-0,2 per cento) e Tavullia (-0,5 per cento).

LO SCENARIO - Nel complesso, le caratteristiche strutturali della popolazione (stime 2025) mostrano l'incidenza della popolazione residente per fascia d'età caratterizzata dall’11,4 per cento di persone tra 0 e 14 anni, mentre il 62,9 per cento è in età compresa tra 15 e 64 anni e il 25,7 per cento presenta 65 anni e oltre. I residenti stranieri tra 14 e 18 anni sono l’8,1 per cento. In totale sono 96,83 i maschi ogni 100 femmine. L’indice di ricambio evidenzia che per ogni 150,82 persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni ci sono 100 giovani nella fascia 15-19 anni. L’età media è di 47,6 anni. Nella dimensione “Politica e Istituzioni”, in provincia di Pesaro e Urbino gli amministratori comunali donne risultano il 37,8 per cento. Si distinguono Serra Sant'Abbondio, Isola del Piano, Fermignano, San Lorenzo in Campo e Urbania con una presenza di amministratori comunali donne nettamente al di sopra del 50 per cento (Serra Sant'Abbondio e Isola del Piano sono i Comuni con i valori più alti, pari rispettivamente al 62,5 per cento e al 60 per cento). Spiccano nel campo dell’innovazione - per la percentuale con attività principale nei settori manifatturieri ad alta tecnologia e nei servizi ad alta intensità di conoscenza sul totale delle imprese - i Comuni di Mercatello sul Metauro (14,7 per cento), Sant’Angelo in Vado (6,2 per cento) e Tavoleto (6,4 per cento). Tra gli altri, sono intervenuti il responsabile Statistica dell’Unione Province d’Italia Gaetano Palombelli, la dirigente dell’Ufficio territoriale area nord-est dell’Istat Roberta Palmieri, la docente di Sociologia economica e del lavoro dell’Università di Urbino Fatima Farina, la responsabile della Statistica e Pari opportunità della Provincia di Pesaro e Urbino Paola D’Andrea, la dirigente dell’Ufficio territoriale area sud dell’Istat Antonella Bianchino. Presente nella sala Serpieri anche una folta rappresentanza di studenti universitari.

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