PESARO – L’architetto Gisella Bassanini sarà giovedì 20 maggio alle ore 18 a Pesaro, al teatro Sperimentale, per confrontarsi idealmente con il suo modello di riferimento, la donna che ha avuto un ruolo importante nel suo percorso professionale: l’architetto Lina Bo Bardi. L’incontro è ad ingresso libero e rientra nel progetto “Le Modelle: antiche donne & contemporanee, percorsi di genealogia al femminile”, promosso dalla Provincia (Ufficio Politiche giovanili, comunitarie e pari opportunità) con l’obiettivo di trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, il patrimonio storico di idee e di conquiste al femminile, mediante “l’incontro” con sei coppie di donne protagoniste della storia di ieri e di oggi.
Dopo le scrittrici Sandra Petrignani e Virginia Woolf, le maestre Maria Montessori e Paola Massaro, le stiliste Gabrielle Coco Chanel e Patrizia Sardo Marras, le psicoanaliste Manuela Fraire e Anna Freud, il confronto, approfondito anche attraverso le letture di Silvia Turchi e Sara Scodavolpe, sarà fra due pioniere dell’architettura.
Lina Bo Bardi, nata a Roma nel 1914 e morta a San Paolo (Brasile) nel 1922, è stata un a delle figure più rivoluzionarie dell’architettura contemporanea. Fondatrice del MSA (Movimento di studi per l’architettura), nel 1946 si trasferisce in Brasile e si dedica alle più variate discipline, contribuendo allo sviluppo della cultura brasiliana: dal design alla scenografia, dalla museografia al cinema e alle attività didattiche ed editoriali. Oltre a realizzare importanti edifici pubblici, dedicò i suoi studi anche all’artigianato brasiliano (curò le esposizioni e la creazione del Museo d’arte popolare di Bahia e in seguito della Casa del Benin) e al settore del restauro.
Dottore di ricerca in tecnologia dell’architettura e dell’ambiente e professore incaricato di architettura sociale alla facoltà di architettura-design del Politecnico di Milano, Gisella Bassanini si occupa di sviluppo locale e di rigenerazione urbana e all’attività di progettazione e insegnamento affianca quella di ricercatrice e saggista sulla storia e cultura delle donne. È responsabile del “Laboratorio Culture delle donne e progetto urbano” ed è stata tra le promotrici del Gruppo Vanda del Politecnico di Milano, nato con l’obiettivo di studiare e valutare criticamente il pensiero e l’opera delle donne nell’architettura, nel design e nell’urbanistica.