Antiche tradizioni che riprendono vita per offrire una nuova “vetrina” ai sapori e ai prodotti tipici dell’agricoltura. Colbordolo riscopre l’ottocentesca “Fiera de magg”, un appuntamento storico che torna dopo decenni nel week end del 21, 22 e 23 maggio. Allora tra le bancarelle si acquistavano terrecotte e tegami, sfilavano capi di bestiame, c’erano gli arrotini, i calzolai, gli “aggiusta cappelli” e sbocciavano nuovi amori.
Cambiano i tempi e cambia anche la formula. Ora il Comune, che ha promosso l’amarcord, punta tutto sull’agricoltura biologica e sui prodotti dell’agricoltura locale. Come l’olio extravergine di oliva, premiato in più di un concorso regionale e nazionale, il Sangiovese, rubicondo nettare dei colli pesaresi, i formaggi, tra cui l’antico lattaiolo, le confetture, il miele, gli ortaggi.
Sono previste degustazioni di piatti della tradizione contadina (il titolo del menu richiama l’invito dialettale a “Magnen un mors”, cioè “andiamo a farci un boccone”) a base di crescia col pizzicotto, cresc tajet, pane e aringa, erbe di campo, formaggi.
Gioie del palato, ma anche nutrimenti per lo spirito. Non mancheranno infatti i convegni, gli incontri, gli spettacoli, i laboratori didattici. Durante la tre giorni si parlerà della riforma della politica agricola comune (Pac), delle prospettive a lungo termine per le coltivazioni ecosostenibili e degli sviluppi del settore nel panorama dei contributi europei.
Per maggiori informazioni: Comune di Colbordolo, telefono 0721.49621.