Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Alla Città futura un premio da Oscar

Il progetto della Provincia è tra i dieci finalisti della selezione urbanistica di Venezia del 12 novembre

PESARO. È considerato l'Oscar dell'Urbanistica. Il riconoscimento più ambito per chi progetta città, quartieri, spazi pubblici e privati. Quest'anno tra i dieci vincitori della seconda edizione del "Premio Urbanistica" indetto da Urnapromo e Inu, l'Istituto nazionale per l'urbanistica di Venezia, c'è anche la Provincia di Pesaro Urbino.

Attenta nell'esaminare i numerosi elaborati che hanno sfilato alla mostra evento "Urbanpromo", la giuria di esperti è stata colpita prima dal messaggio "Costruiamo insieme la città futura", poi dai plastici e dai disegni che guideranno la trasformazione dei cinque comuni della Bassa Valle del Foglia (Colbordolo, Monteciccardo, Montelabbate, Sant'Angelo in Lizzola e Tavullia) in una piccola "metropoli" di 30.000 abitanti. La città futura di Pian del Bruscolo.

Il Premio sarà consegnato mercoledì 12 novembre alle 10 a Venezia. E sul palco, in rappresentanza del gruppo di lavoro, ci saranno il presidente dell'Unione dei Comuni Pian del Bruscolo Flavio Fabi e l'architetto Maurizio Bartoli, responsabile del servizio Urbanistica della Provincia e coordinatore del "Laboratorio strategico della città futura", un gruppo formato da giovani diplomati e laureati che risiedono nel territorio da reinventare. I cittadini di domani, insomma, che contribuiscono alla nascita dei loro spazi urbani. Un altro punto a favore del progetto.

"Del resto la competizione dell'Urnapromo - spiega l'architetto Batoli - seleziona i casi migliori e gli attori che li propongono, accogliendo la sfida dell'innovazione e della ricerca sui nuovi modi di fare urbanistica".
Per la prima volta, quest'anno, tra i vincitori ci sono quattro Amministrazioni pubbliche. Insieme alla Provincia di Pesaro Urbino anche la Provincia di Salerno, la Regione Piemonte e la Regione Basilicata. "Un fatto significativo - commenta Bartoli - segno dei progressi che gli enti territoriali hanno fatto nelle modalità di pianificazione, pur in assenza di una legge urbanistica nazionale".

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