PESARO – Prendono il via mercoledì 8 settembre alle ore 21 su Radio Incontro Pesaro (FM 91,9 per Pesaro; FM 103 per Urbino/entroterra) le sei puntate di “70’s Flowers in radio”, appuntamenti di approfondimento musicale e letterario, condotti da Giorgio Castellani e dedicati alla seconda edizione del Festival musicale 70’s Flowers, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con l’Amat, le Comunità Montane, i Comuni di Cagli, Fano, Macerata Feltria, Novafeltria, Pesaro, Urbania e Urbino, le pro loco e le associazioni giovanili del territorio.
Le sei puntate, previste ogni mercoledì fino al 13 ottobre (sempre alle ore 21), solleciteranno l’attenzione sugli eventi del Festival, “senza la pretesa – spiega Giorgio Castellani – di approfondire il discorso musicale condotto dai critici che curano i diversi appuntamenti, ma con il piacere ed il divertimento di mandare musica di gruppi e artisti che per ragioni di spazio, non certo di disattenzione, non possono essere compresi negli appuntamenti del Festival”.
Ma come si articoleranno le trasmissioni? “Gli anni 70, al di fuori di ogni atteggiamento revivalistico – spiega Castellani – sono un vero vaso di Pandora di tutte le musiche, oppure, con un’altra metafora, li considero come l’otre che Eolo, il re dei venti, affida ad Ulisse e ai suoi marinai nell’Odissea. Quando penso a tanti protagonisti della scena rock internazionale che hanno debuttato in quegli anni, li trovo in splendida forma. Sarà una trasmissione di attualità in ogni senso, anche perché quasi tutte le domande che tanti di quei musicisti hanno saputo interpretare sono ancora drammaticamente aperte… Fra i materiali che userò, alcune registrazioni originali di reading di poeti e scrittori che furono spesso compagni di strada e qualche volta ispiratori diretti di artisti come Bob Dylan o di gruppi come Doors, Soft Machine, Jefferson Airplane, solo per citarne alcuni…”.
La trasmissione farà riassaporare le tradizioni delle prime radio libere? “Ho preso parte all’esperienza delle radio libere – dice ancora Castellani -, ma per la verità spero di condurre una trasmissione che sia interessante e piacevole per ascoltatori di diverse generazioni. Se ho un riferimento, senza l’intenzione di imitarlo, è quello delle radio FM che negli Usa e in Gran Bretagna fra gli anni 60 e 70, si misero a programmare pezzi dalla durata improponibile per le radio commerciali e, almeno agli inizi, del tutto inaccettabili per l’industria discografica dell’epoca. Penso a gruppi come Grateful Dead, o, per rimanere nell’attualità del festival, ai Led Zeppelin”.