Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: n.g.

A Fossombrone nacque uno dei padri della Fisica

Sottoscritto stamane in Provincia lo statuto per la nascita della Fondazione scientifica Giuseppe Occhialini

PESARO. Forse in pochi sanno che Fossombrone ha dato i natali, all’inizio del secolo scorso, ad un fisico di prim’ordine, Giuseppe Occhialini (1907-1993), laureatosi all’Università di Firenze nel lontano 1929 e poi volato a Cambridge per mettere a punto, assieme a Blackett, alcune tra le più importanti metodologie sperimentali di Fisica nucleare e subnucleare che rappresentano, oggi, le basi della Fisica moderna e che fruttarono il Premio Nobel a Blackett. Questa assegnazione, che escluse Occhialini, aveva, con la sua idea, permesso l’ottenimento di un grande successo scientifico ed ebbe luogo durante i primi anni della Guerra Fredda: Occhialini non aveva mai fatto mistero delle sue idee politiche.

Non a caso questa mattina, negli uffici di via Gramsci, il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli ha sottoscritto, insieme al sindaco di Fossombrone Marcello Conti, al presidente della Cassa di Risparmio di Pesaro Gianfranco Sabbatini e alla presenza del notaio Luigi Ragazzini, un documento che attesta la nascita della Fondazione Giuseppe Occhialini.

Con sede a Fossombrone e sotto la guida del presidente prof. Antonio Vitale, nato a Pesaro e ordinario di Fisica sperimentale all’ Università di Bologna, nominato ufficialmente nell’incontro di stamane, la Fondazione “non ha fini di lucro e persegue esclusivamente finalità di formazione scientifica – come si legge nello statuto – allo scopo di favorire e incrementare la conoscenza della Fisica, che riveste un ruolo determinante nello sviluppo della scienza, della tecnologia e dell’intera società: l’istituzione della Fondazione è rivolta a rendere maggiormente partecipe l’opinione pubblica in generale del ruolo della fisica nel mondo e delle convinzioni che ne traggono origine”.

Nobili obiettivi che trovano concretezza nei corsi preparatori che saranno promossi dalla Fondazione e rivolti agli studenti del penultimo e ultimo anno degli Istituti liceali “per avviarli – ha sottolineato il professor Vitale – al successo accademico nei futuri studi e lauree in discipline scientifiche”.

Quella odierna è stata anche l’occasione per riportare alla memoria la figura del grande fisico italiano, “uno dei più grandi dei nostri scienziati, dopo Fermi”, come ha sottolineato Vitale, a cui si devono l’invenzione del “trigger”, metodologia innovativa che è alla base dei moderni esperimenti di fisica nucleare e subnucleare, della cosiddetta “antimateria” e della “colla nucleare”. A Giuseppe Occhialini che, dalla cattedra milanese di Fisica Superiore rifondò, nella metà del ‘900, la fisica cosmica italiana, è intitolato anche il satellite Beppo-Sax,che sta fornendo informazioni di eccezionale portata sull’emissione del cosmo. Nel 1979 lo scienziato forsempronese ricevette il Premio Wolf per la Fisica.

Così si sono espressi su Giuseppe Occhialini alcuni grandi personaggi della Fisica:

Gilberto Bernardini (ex direttore di ricerca del CERN e primo presidente dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ): “Un artista della strumentazione, un creatore di tecnologie, un vero interprete della natura, dalle cui mani e dalle cui idee scaturivano i mezzi per risolvere i problemi fondamentali della Fisica.”

Leon Lederman (Premio Nobel per la Fisica):”…Lattes, Occhialini, Powell. Occhialini, Beppo per gli amici, era il più pittoresco del trio, speleologo dilettante e gran burlone. Beppo era la vera forza trainante del gruppo”

Bruno Pontecorvo (Premio Lenin per la Fisica) :” Brindo non a Beppo, ma a tutti noi: se abbiamo la fortuna di lavorare con lui, siamo sicuri di vincere un premio Nobel”

Carlo Rubbia (Premio Nobel per la Fisica) :” Un fisico di classe eccezionale che ha contribuito al progresso delle conoscenze con risultati di grande rilievo. Certamente avrebbe meritato il premio Nobel”

 

 

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