Bella e romantica, in fuga a cavallo. Innamorata, che confida le sue pene alla luna. Guerriera, evanescente ricordo, e anche fantasma. Sono soltanto alcune delle immagini femminili che il professor Adelelmo Campana evocherà durante le nuove letture poetiche di “Esempi di bello scrivere”. La quinta edizione della rassegna, in programma dal 18 febbraio al 2 aprile, sarà una monografia interamente dedicata al tema della donna nei versi di cinque secoli, dal XVI ai nostri giorni, attraverso i componimenti di autori italiani, con alcune “finestre” aperte sulle letterature straniere. Qualche nome? Tasso, Alfieri, Leopardi, Baudelaire, Racine, Holderlin. E le loro donne? Alcina, Angelica, Erminia, Clorinda, Armida, Fedra, Antigone, Ermengarda.
Otto lezioni-conferenza, due in più rispetto agli anni passati, di cui cinque si svolgeranno come tradizione il mercoledì pomeriggio (l’orario di inizio è anticipato alle 17) a Pesaro nella sala del consiglio provinciale (il 18 e il 25 febbraio, quindi il 3, il 10 e il 17 marzo) e tre attraverseranno il territorio per fare tappa al Teatro Sociale di Novafeltria (il 24 marzo alle 20,30), nel Salone d’onore del Castello dei Conti Oliva di Piandimeleto (il 31 marzo alle 20,30) e all’Auditorium Filippo Montesi di San Costanzo (il 2 aprile alle 17).
Una nuova veste dunque, più ricca e per la prima volta diffusa nelle aree interne, per la rassegna che è diventata ormai il fiore all’occhiello dell’assessorato ai beni e alle attività culturali-editoria della Provincia per il successo di pubblico che accompagna ogni anno l’iniziativa.
“I poeti e la donna. Cinque secoli di rime sparse” è il titolo degli Esempi 2004, quali criteri ha seguito nella scelta dei testi?
«Questa volta la selezione è stata tematica - spiega il professor Campana - Abbiamo deciso di affrontare un soggetto che pervade la poesia di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Di conseguenza è stato necessario fissare alcuni paletti, sia temporali sia spaziali. Quasi tutti i versi prescelti riguardano la donna in quanto oggetto e non soggetto di rappresentazione poetica».
Non ci saranno dunque poesie scritte da donne?
«Ho detto ‘quasi tutti’… per ognuno dei cinque secoli è stato individuato infatti un esempio di donna soggetto di scrittura poetica. Per esempio Vittoria Colonna, Emily Dikinson, Antonia Pozzi. Questa disparità ha ragioni oggettive: nel corso dei secoli, e nelle varie letterature, sono moltissime le donne che hanno scritto e pubblicato poesie, novelle, romanzi, drammi. Ma i lavori critici sono scarsi e spesso hanno carattere erudito e informativo. Mancando quindi sostegni e riferimenti, si rischiava di entrare in un mare ignoto senza bussola».
Su quali generi si soffermeranno le lezioni?
«Il tema della donna è stato svolto in varie forme di scrittura poetica: la lirica, la drammatica, l’epica. Ho cercato di esemplificare un po’ tutti i generi, dal momento che è interessante vedere come il tipo di forma abbia influito sulla costruzione delle varie immagini di donna. Per esempio i canoni seguiti nella descrizione della bellezza fisica femminile cambiano dalla poesia lirica a quella narrativa. Canone breve nel primo caso, con illustrazioni limitate al viso, e canone lungo nel secondo attraverso analisi più ampie e dettagliate della figura».
C’è una immagine femminile alla quale è particolarmente affezionato?
«Rispondo per esclusione: non sono affezionato alle immagini femminili poeticamente deboli o sbagliate. Comunque le donne della vita sono altra cosa… ».
Anche quest’anno le conferenze di Campana valgono come aggiornamento per gli insegnati e come credito formativo per gli studenti.
Per maggiori informazioni: ufficio cultura della Provincia, telefono 0721.359311, www.provincia.ps.it/cultura.