STALKING – Quando le attenzioni diventano persecuzione è il titolo della campagna informativa e di sensibilizzazione che la Provincia di Pesaro e Urbino ha avviato con le forze dell’ordine del territorio provinciale per implementare le azioni connesse alla prevenzione della violenza.
Nonostante tanto sia già stato fatto da parte delle Istituzioni del nostro territorio provinciale per contrastare la violenza (campagne di sensibilizzazione, protocolli di intenti e protocolli operativi, istituzione di un Centro antiviolenza provinciale denominato "Parla con noi", creazione di una rete antiviolenza di cui fanno parte le forze dell'ordine, le strutture sanitarie, l'ordine dei medici, i Comuni principali della nostra provincia) è necessario partire ancora dal territorio per rafforzare il coordinamento e la tempestività degli interventi.
La legge sullo stalking, rappresenta un grande passo avanti nelle azioni di contrasto della violenza, ma è necessario far comprendere che questa legge è uno strumento di tutela solo se gli atti persecutori che lo costituiscono vengono percepiti nella loro gravità e riconosciuti come triste preludio di azioni molto gravi.
Per questo motivo, avendo apprezzato la Campagna nazionale avviata del Governo contro lo stalking abbiamo chiesto l’autorizzazione ad utilizzare il loro materiale cartaceo e lo abbiamo personalizzato proprio per raggiungere e sensibilizzare in maniera capillare il nostro territorio.
Abbiamo così elaborato locandine di formato 50x70 da distribuire presso i nostri Consultori, gli studi dei Medici, i distretti sanitari, le Asur, l’Ospedale, i Comandi e le sezioni distaccate delle forze dell’ordine nonché le scuole e i luoghi aperti al pubblico.
Il messaggio sociale della campagna
Lo stalking è un’attenzione che si trasforma in ossessione: molestie quotidiane, silenziose, difficili da individuare e arrestare. Controllo, contatto pressante e minaccia che invadono con insistenza la vita di una persona per toglierle la quiete e l’autonomia. Il sospetto diventa paura, erode la libertà fino a costringersi in una prigione soffocante. .
Gli atti persecutori sono ora un reato ben definito, punito con condanne da sei mesi a quattro anni di reclusione.
Dall'entrata in vigore della legge sullo stalking, è emerso un fenomeno dalle dimensioni allarmanti, portando alla luce centinaia di richieste di aiuto da parte delle vittime.
Anche nel nostro territorio numerosi sono i casi di ammonimento e altrettanti sono i casi accolti per i quali si è proceduto.
Con l’introduzione del reato c’è finalmente la possibilità di intervenire: le vittime possono querelare subito lo stalker o chiederne prima l'ammonimento. La legge prevede condanne da sei mesi a quattro anni, e le pene sono aggravate se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona legata alla vittima da relazione affettiva, se avviene a danno di un minore, di una donna incinta, di una persona disabile.
Il reo è punito con l'ergastolo se, nell'escalation di atti persecutori accertati, uccide la vittima.
Per una prima assistenza è attivo 24 ore su 24 il numero gratuito antiviolenza 1522,
La campagna è promossa da:
Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Pesaro e Urbino, Prefettura di Pesaro e Urbino, Questura di Pesaro e Urbino, Comando provinciale Carabinieri di Pesaro e Urbino
La campagna è sostenuta dalla Rete delle Istituzioni contro la violenza