Comunicati stampa | Scuole superiori
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Della Rovere” di Urbania, entro il 6 febbraio iscrizioni al nuovo indirizzo di “Agraria, agroalimentare e agroindustria”

Verranno formati “periti agrari” in grado di operare in diversi settori. Il dirigente scolastico: “Nuove figure professionali per rispondere in chiave moderna alla vocazione agricola del territorio”

URBANIA – Scade lunedì 6 febbraio il termine per iscriversi al nuovo indirizzo tecnico quinquennale di “Agraria, agroalimentare e agroindustria” che verrà attivato dal prossimo anno scolastico 2017-2018 all’Istituto omnicomprensivo “Della Rovere” di Urbania. L’indirizzo potrà contare sulle strutture e sui laboratori dell’Istituto tecnico per geometri e sistemi informativi aziendali e, per le attività specifiche di agraria, su ampi appezzamenti di terreno messi a disposizione dal Comune di Urbania e sulla vasta azienda agraria di Ca’ Lippo dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro, oltre che sulla collaborazione delle aziende agrarie del territorio.

“Il progetto, presentato congiuntamente dall’istituto e dal Comune di Urbania – ricorda il presidente della Provincia Daniele Tagliolini – ha visto l’adesione di 22 Comuni, 2 Unioni montane, 5 enti di formazione, ricerca e albi professionali, 6 associazioni di categoria, 8 aziende agricole, zootecniche, centri didattici e ambientali. Per la sua validità è stato inserito nel Piano di programmazione della rete scolastica 2017 – 2018, approvato all’unanimità dal consiglio provinciale e successivamente dalla Regione Marche. Siamo sicuri che offrirà interessanti opportunità ai giovani delle aree interne”.

“Questo nuovo indirizzo – spiega il dirigente scolastico Sergio Brandi – nasce da una visione condivisa tra scuola e amministrazione comunale sulla situazione dell’offerta formativa degli istituti dell’entroterra e sull’esigenza di creare nuove figure professionali per rispondere alla tradizionale vocazione agricola del territorio, aggiornate al mondo del lavoro di oggi. Una nuova ed importante opportunità, dunque, finora mancante se non a costo di lunghi e faticosi spostamenti sulla costa o in altra regione”.

I “periti agrari” che usciranno dall’istituto avranno diversificati sbocchi lavorativi, oltre alla possibilità di iscriversi all’Università. Potranno collaborare a processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; individuare le esigenze locali per migliorare l’ambiente ed intervenire nella protezione di suoli e strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale; intervenire nella trasformazione dei prodotti attraverso processi tecnologici e biotecnologici; collaborare nella promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali e nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità.

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