Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

“Viaggio del ricordo” a Marcinelle, una targa davanti alla miniera

Il 5 agosto rappresentanti delle istituzioni e cittadini si recheranno in pullman in Belgio per la cerimonia commemorativa. Le campane suoneranno 262 rintocchi, uno per ogni vittima

PESARO - A cinquant’anni di distanza dalla tragedia nella miniera di Marcinelle, in cui persero la vita 262 persone, la Provincia di Pesaro e Urbino renderà omaggio alla memoria delle 9 vittime del nostro territorio scoprendo una targa commemorativa, realizzata dall’artista Balsamini, fatta apporre nei giorni scorsi all’ingresso della miniera, ora Museo. Sabato 5 agosto partiranno per il Belgio l’assessore provinciale Sauro Capponi e rappresentanti dei Comuni di Fano, Novafeltria e Monteciccardo, che raggiungeranno Marcinelle con un pullman messo a disposizione dalla Provincia. Insieme a loro, un folto gruppo di cittadini (soprattutto ex minatori o figli di quanti emigrarono in Belgio per lavorare nelle miniere) che desiderano essere presenti alla commemorazione.

La cerimonia si terrà l’8 agosto al Bois du Cazier: si inizierà alle ore 8.10 con 262 rintocchi della campana, uno per ogni vittima, per proseguire con la Santa Messa officiata dal nunzio apostolico K.J Rauber, alla presenza dei rappresentanti di altre confessioni e religioni; quindi il corteo si recherà al cimitero di Marcinelle per rendere omaggio al monumento ai minatori. Alle 12.30 è previsto l’omaggio alle vittime da parte dei rappresentanti della Repubblica italiana: nella stessa  giornata sarà scoperta la targa della Provincia in ricordo di Antonio Gabrielli (Casteldelci), Edo Dionigi (Colbordolo), Filippo Talamelli (Fano), Sisto Antonini (Monteciccardo), Alvaro Palazzi (Monteciccardo), Giovanni Bianconi (Novafeltria), Giuseppe Righetti (Pesaro), Giulio Pierani (Petriano), Antonio Molari (S.Agata Feltria). Realizzata in pietra arenaria delle Cesane, la targa sarà ospitata, insieme ad altre, nel “Muro del ricordo”, uno spazio che la direzione del Museo ha lasciato appositamente per consentire ad ogni paese con vittime nella tragedia di commemorare i propri defunti.

“La tragedia di Marcinelle – evidenzia l’assessore Sauro Capponi – ha rappresentato uno dei capitoli più dolorosi della storia dell’emigrazione italiana. Avvenne proprio in quel periodo del dopoguerra in cui i nostri emigrati determinarono il decollo e la fortuna dei paesi devastati dalla guerra e per questo li chiamarono i ricostruttori d’Europa. Rendere omaggio ai caduti di Marcinelle significa ricordare la storia di milioni di italiani caduti sul lavoro nei vari paesi del mondo, capire il significato dell’emigrazione italiana”.

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