PESARO. Prosegue il viaggio culturale nell’ “aria senza tempo tinta” delle bolgie infernali che ad ogni incontro registra una grandissima affluenza di pubblico perché “Dante nella nostra società è una presenza ineliminabile, come una vocazione mancata o rimorso. E la sua opera continua, a distanza di secoli, ad arricchirci e a commuoverci, ad incoraggiare e a confortare. Perché la speranza di Dante, mutati i tempi e le condizioni storiche che la generano, rimane ancora, oggi più che mai, la nostra speranza” (Alfredo Prologo)
Domenica 9 dicembre alle 17 le grotte del duomo di Urbino ospitano la lettura dei XXIX, XXX, XXXI canti dell’Inferno nell’ambito della rassegna “1+33+33+33=Lectura Dantis” organizzata dall’assessorato provinciale alle Attività culturali - editoria. L’ingresso alla rappresentazione è libero.
La decima bolgia, quella dei falsari, accoglie il Sommo Poeta e l’ambientazione è simile a un lazzaretto medievale: infermità laide e repellenti, fetori di carni marcite, ovunque segni di un disfacimento fisico, simbolo di quello dell’animo.
Dopo l’introduzione e il commento magistrale del presidente della società Dante Alighieri Alfredo Prologo, spazio alle voci recitanti di Paolo Conversano e Lucia Ferrati con la partecipazione di Francesca Gabucci (allieva liceo “T. Mamiani” di Pesaro).
La declamazione delle terzine dantesche è accompagnata dalla proiezione di opere di artisti che, dal Medioevo alla contemporaneità, hanno illustrato la Divina Commedia e da registrazioni e ambientazioni sonore a cura di Luca Marzi.
Il duomo può essere raggiunto tramite mezzo proprio o bus messo a disposizione, su prenotazione, dalla Provincia che partirà dal Piazzale della Libertà di Pesaro domenica pomeriggio alle 15.
Per informazioni, tel. 0721 359311-359294-359277, www.lecturadantis.it, ass.cultura@provincia.ps.it.