Comunicati stampa |
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Urbino 2, siglato il protocollo per la riqualificazione

Matteo Ricci: «L’ integrazione è il cuore dell’accordo. Grande sinergia istituzionale»

Link al video su Youtube

URBINO – «E’ un progetto di progressiva riqualificazione. E può diventare un esempio nazionale per le politiche urbanistiche che guardano all’integrazione». Così il presidente Matteo Ricci ha presentato il protocollo d’intesa per il risanamento di Urbino 2, sottoscritto questa mattina da Provincia, Comune di Urbino, Comune di Petriano, Erap provinciale e Cooperativa Villaggio dell’amicizia. «Ci vorrà tempo ma oggi abbiamo intrapreso la strada giusta – ha aggiunto Ricci -. La sinergia tra tutti i soggetti coinvolti è autentica: non abbiamo nascosto le problematiche e partiamo da una buona base di risorse. Da sole non bastano e vanno ampliate, ma rappresentano i presupposti per mettere in moto il meccanismo». Tutto nasce un anno fa: «Abbiamo fatto una prima fotografia del quartiere con un’approfondita analisi socioeconomica – ha proseguito il presidente della Provincia -. La prefettura è stata un interlocutore importante e grazie al lavoro delle forze dell’ordine abbiamo arricchito l’analisi dell’esistente». Il quartiere, secondo l’indagine del 2009, presenta un assetto demografico multiculturale, con il 77 per cento di etnie extracomunitarie: «Le forze dell’ordine hanno certificato una situazione ottimale dal punto di vista della sicurezza – ha puntualizzato Ricci -. La presenza dello Stato è il primo segnale che non stiamo scherzando e che sulla questione c’è una forte collaborazione istituzionale. Ringrazio le amministrazioni coinvolte: il Comune di Urbino ha svolto un lavoro encomiabile per professionalità e competenza sui servizi sociali. L’amministrazione comunale di Petriano ha avuto un approccio pragmatico e responsabile…». Il cuore del progetto: «La progressiva riqualificazione prevede una molteplicità di azioni, con l’apporto dell’Erap e del Villaggio dell’Amicizia. Vogliamo offrire soluzioni più dignitose per gli abitanti. A Ponte Armellina ma anche altrove. Abbiamo destinato all’Erap un milione e mezzo di euro: con le case popolari e con l’housing sociale della cooperativa contiamo di trasformare l’area. Poi ci sono le azioni complementari per intercettare ulteriori risorse». Il tema è l’acquisizione degli appartamenti vendibili: «E nelle trattative con gli attuali proprietari ci saranno due soggetti (Erap e Villaggio dell’Amicizia, ndr) forti e credibili. Oggi – ha concluso Ricci - non risultano occupazioni abusive». Gianmarco Cecconi, sindaco di Petriano: «Ringraziamo la Provincia e Matteo Ricci che si è impegnato in prima persona. Al di là dei colori politici, ci sono persone serie che lavorano per un obiettivo comune. Vogliamo coinvolgere i proprietari degli appartamenti». Massimo Spalacci, assessore all’urbanistica del Comune di Urbino: «La riqualificazione urbanistica può essere affrontata solo in sinergia. Istituzioni e parti private hanno creato le premesse per partire. Importanti i servizi e le attrezzature sportive previste nell’area (si parla di campi da basket, calcetto e “skate park”) per l’integrazione». Erap e Villaggio dell’Amicizia hanno ufficialmente comunicato le rispettive manifestazioni d’interesse nel mese scorso. Odino Zacchilli, presidente dell’Erap: «Abbiamo raccolto l’invito delle istituzioni e vogliamo dare il nostro contributo nel contesto dell’intervento generale, a forte valenza sociale. Faremo la nostra parte:  in primis abbiamo delineato un intervento progettuale per l’edilizia pubblica con 20 alloggi più 4 con funzione di “parcheggio”. Partiamo da un milione e mezzo di euro resi disponibili dalla Provincia. Ma vogliamo intercettare altre risorse dalla Regione nell’ambito del Piperru, il programma integrato di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana». Rodolfo Costantini, presidente di Tecno Habitat: «Lo strumento cooperativo può favorire la partecipazione attiva dei cittadini. Vogliamo investire coinvolgendo i soci, che saranno protagonisti di un processo volontario. Uno degli obiettivi è ridurre la concentrazione». Maria Clara Muci, assessore alle politiche sociali del Comune di Urbino: «La Provincia ha assunto un forte ruolo di coordinamento. Non vogliamo abbassare la guardia, ma ora ci preoccupa la riduzione delle risorse».  Gli interventi descritti nel protocollo contemplano, oltre all’edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e all’edilizia popolare, anche il «miglioramento del paesaggio urbano», la «promozione di attività culturali e commerciali», l’«ampliamento e la creazione di nuovi servizi alle famiglie», la «riduzione delle fonti di inquinamento acustico, atmosferico, idrico e elettromagnetico» e il «miglioramento ed ampliamento dei servizi pubblici». Presenti alla firma del documento anche  gli assessori provinciali Massimo Galuzzi e Daniela Ciaroni.

torna all'inizio del contenuto