Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

«Universita', servono piu' fondi per la ricerca e la didattica»

Ucchielli sollecita a Berlusconi un maggiore sostegno all’ateneo urbinate

«Più finanziamenti all’Università di Urbino per la ricerca e la didattica». L’appello parte dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli ed è rivolto a Silvio Berlusconi e Letizia Moratti. Nella lettera al capo del governo e al ministro della pubblica istruzione, inviata anche al neo rettore dell’ateneo feltresco Giovanni Bogliolo, Ucchielli denuncia la «situazione discriminatoria che la Libera Università di Urbino vive, sotto il profilo finanziario, rispetto agli atenei statali».

«L’università, di cui sono note le ascendenze illustri e le origini antichissime, con le undici facoltà, i numerosi corsi di diploma, pensati e voluti per rispondere alla domanda formativa espressa dalla società, e un numero di oltre 23.000 iscritti - scrive Ucchielli - dipende quasi esclusivamente dalle entrate contributive degli studenti, che rappresentano ormai oltre il 40% delle entrate complessive. Tutto questo a causa del mancato adeguamento nel tempo dei trasferimenti dello Stato. Al drastico calo dell’incidenza dei finanziamenti pubblici, l’ateneo feltresco ha fatto fronte con un aumento delle entrate contributive (tasse, soprattasse, contributi scolastici). Di conseguenza c’è stata una forte penalizzazione della attività istituzionale (ricerca e didattica), mentre occorrerebbero rilevanti investimenti per garantire adeguati supporti a questo settore, dal momento che l’attività scientifica e quella didattica rappresentano un fattore decisivo per la flessibilità dell’ateneo e per favorire la qualificazione scientifica e professionale degli studenti».

«Mi preme sottolineare - precisa Ucchielli - che lo status giuridico di “università libera”, che risale al regio decreto 23 ottobre 1862 n.912, non può escludere l’ateneo urbinate dalla possibilità di fruire di equi finanziamenti, che alimentano al contrario le università pubbliche. Non a caso la recente mappa dell’università italiana elaborata dal Censis colloca Urbino proprio tra gli atenei pubblici in quanto la natura giuridica dell’istituzione non è più il presupposto per finanziamenti adeguati, ma la sua rigorosa configurazione di istituzione a-confessionale, a-ideologica e il rispetto di uno stesso sistema di regole. Tutti requisiti che l’Università di Urbino possiede in pieno.

«Confido pertanto in un autorevole intervento in merito - conclude il presidente della Provincia - affinché l’ateneo urbinate, attualmente in una fase di profondi cambiamenti, possa beneficiare di risorse pubbliche adeguate per il mantenimento di elevati livelli qualitativi della formazione e per il conseguimento di un auspicabile e ragionevole sviluppo».

 

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