Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Palmiro Ucchielli

Ucchielli: “Orari ridotti e carenza di servizi, la realtà locale è penalizzata”

Il presidente della Provincia scrive al ministro Gasparri sui problemi degli uffici postali nel territorio

Trasmettiamo di seguito la lettera che il presidente della Provincia ha spedito al ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri sulla riduzione di orario degli uffici postali del territorio.

 

Egregio Signor Ministro,

la presente per chiederLe cortesemente, pur consapevole del carico di lavoro gravante presso i Suoi uffici, di valutare la possibilità di intervenire affinché si giunga alla sospensione e ad un riesame dei provvedimenti di cui in oggetto.

Interpretando i malumori che mi vengono manifestati dalle tante Amministrazioni elettive delle nostre aree interne, e non solo, ma altresì dalle stesse forze sociali e produttive delle rispettive comunità, chiedo un Suo autorevole intervento per la revisione delle decisioni inerenti poste italiane.

I pesanti provvedimenti di restrizione degli orari di apertura determinano inadeguatezza del servizio e peggioramento della qualità dello stesso accrescendo gravi e condivisibili preoccupazioni.

In particolare, si segnalano il malcontento e le proteste suscitate tra gli utenti, specie anziani, residenti nei territori montani interessati per i quali l’ufficio postale da sempre svolge una funzione sociale essenziale della vita civile soprattutto in ragione della peculiarità della realtà locale già penalizzata per la carenza di servizi e la cui chiusura o riduzione di orario e di personale di un ufficio destinato a fornire importanti prestazioni aggraverebbe la condizione di disagio e di isolamento della montagna conducendo al suo progressivo spopolamento.

Non credo che simili inconvenienti possano in alcun modo essere giustificati da ragioni di razionalizzazione o ristrutturazione: la sussistenza di tali servizi pubblici primari non può essere legata esclusivamente a logiche di calcolo prettamente economico del tutto incuranti dei disagi e disservizi considerati invece inaccettabili per la popolazione e il territorio.

Mi preme in tal senso sottolineare, in contrapposizione ai citati provvedimenti, il costante impegno di questa Amministrazione Provinciale a sostegno e tutela dei servizi pubblici presenti nelle aree interne, assicurandone la qualità ed il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza i cui diritti non sono dissimili da quelli degli altri cittadini del territorio.

Sicuro che l’obiettivo primario di Poste Italiane sia garantire la qualità del servizio e la sua equa distribuzione tra zone urbane e periferiche, chiedo un Suo autorevole intervento ai fini della sospensione e del riesame dei provvedimenti. Solo così saranno garantiti servizi pubblici essenziali come quello delle poste, condizioni indispensabili per impedire una perdita di immagine da parte delle aree interne, impoverite in ordine alla erogazione di servizi con conseguente ulteriore degrado della qualità della vita e ripercussioni negative sotto l’aspetto sociale, culturale ed ambientale.

L’occasione infine, mi induce ad esprimerLe un’ultima considerazione: il forte aumento delle tariffe di spedizione degli enti locali non tiene in alcun conto delle funzioni loro assegnate dal D.Lgs. 29/1993 e, riconfermate ed ampliate, dalla legge 150/2000 che individua nel sostegno e sviluppo delle attività di informazione e comunicazione verso i cittadini il perseguimento di obiettivi di trasparenza, efficacia e qualità dei servizi erogati.

Il rincaro, assolutamente insostenibile, impedisce il passaggio di informazioni dall’Ente al suo pubblico ed altresì alla comunicazione di diventare qualità ed infine all’amministrazione di dare sostanza e contenuto alla propria immagine e all’attività di informazione pubblica.

Riconoscente per l’attenzione e l’interessamento che Vorrà dedicare alle descritte situazioni, resto in attesa di comunicazioni in merito e invio cordiali saluti.

 

Sen Palmiro Ucchielli

Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

 

 

 

 

torna all'inizio del contenuto