Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Ucchielli e Corbucci: «Potenziare la Camera di commercio di Urbino»

Avviata una raccolta di firme tra i cittadini per il ripristino dei servizi

URBINO- “A fronte del crescente disagio segnalato alle istituzioni dai cittadini, riteniamo opportuno che la Camera di Commercio estenda l’orario di apertura dell’ufficio di Urbino, ampliandone i servizi garantiti al pubblico”.

Così il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli e il sindaco di Urbino Franco Corbucci intervengono sul drastico depotenziamento di funzioni subito dallo sportello dell’ente camerale, ubicato nei locali della sede di Urbino dell’amministrazione provinciale. In seguito alle revisioni disposte negli ultimi mesi, sono infatti solo tre le ore settimanali a disposizione dell’utenza per il disbrigo corrente di pratiche e adempimenti.     

“La limitazione stabilita - sottolineano Ucchielli e Corbucci – suona come una penalizzazione eccessiva nei confronti dei cittadini del co-capoluogo e degli utenti delle aree interne che ad esso fanno riferimento. Proprio nel mese di febbraio abbiamo evidenziato la problematica in una lettera indirizzata alla presidenza dell’ente camerale”. Un ridimensionamento non giustificato, peraltro, dalla riorganizzazione per via telematica degli adempimenti amministrativi: “La digitalizzazione dei servizi di amministrazioni e associazioni di categoria – rimarcano il presidente della Provincia e il sindaco di Urbino -, quando opportuna, va in ogni caso supportata dalle competenze di un ufficio fisico, specie per salvaguardare le fasce di utenza non in grado, per vari motivi, di padroneggiare le procedure informatiche”.

Il malcontento causato dalla situazione è rappresentato dalla raccolta firme avviata nei giorni scorsi da professionisti, praticanti, tirocinanti, imprenditori e pensionati che negli orari di apertura dello sportello si ritrovano a fronteggiare code chilometriche. “Rimaniamo in fila per ore nell’unica mattinata utile - spiega il portavoce dei consulenti Fabio Centurioni – per poi apprendere dai dipendenti camerali che il servizio richiesto non è più erogato direttamente dall’ufficio o che dobbiamo rivolgerci alla struttura centrale di Pesaro, con tutti i disagi che ne conseguono. Sarebbe più adeguato, invece, ripristinare almeno le due aperture settimanali e i vari servizi che sono stati progressivamente estinti”.

 

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