Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

Ucchielli e Bogliolo hanno incontrato i migliori diplomati.

I maturi con 100/100 hanno ricevuto due volumi come ricordo della cerimonia

PESARO – C’erano il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, il Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Giovanni Bogliolo, i rappresentanti del Csa provinciale, ex Provveditorato agli Studi (preside Gustavo Ferretti e professoressa Margherita Mariani), l’assessore alla Formazione e Lavoro Massimo Galuzzi (assente per un infortunio l’assessore alla Pubblica Istruzione Renzo Savelli) ad accogliere i 270 studenti del territorio provinciale che si sono diplomati con la votazione di 100/100.

Una cerimonia che si ripete da cinque anni, voluta dal presidente Ucchielli dall’inizio del suo primo mandato, per dare valore all’impegno e dedizione allo studio, elementi importanti per costruire il futuro. I ragazzi, oltre a lettere nominative di congratulazioni, hanno ricevuto due volumi realizzati dalla Provincia, “Sulle tracce del passato, percorsi archeologici nella provincia di Pesaro e Urbino” e “Chiaroscuri dalla provincia di Pesaro e Urbino. “Per riuscire ad ottenere risultati, in qualsiasi campo – ha detto Ucchielli ai giovani - occorrono testardaggine, passione ma anche sacrificio. Abbiamo voluto incontrare personalmente tutti quei ragazzi e quelle ragazze che si sono distinti in campo scolastico. La Provincia ha sempre ricercato un rapporto con i giovani ed intendiamo potenziare le varie iniziative, tra cui il servizio di mobilità giovanile europea, che ha già visto numerosi ragazzi giungere a Pesaro da ogni parte d’Europa ed altrettanti nostri giovani partire per esperienze di studio-lavoro all’estero”.

“Siete il pubblico ideale per un Rettore – ha esordito il professor Giovanni Bogliolo -, in tanti anni di attività non mi era mai capitato di avere davanti un parterre così selezionato, sia qualitativamente che quantitativamente”. Con atteggiamento paterno, ha quindi invitato gli studenti a non lasciarsi guidare dalle mode o dallo spirito di emulazione nella scelta della facoltà universitaria, ma di andare a visitare le strutture, vedere come funzionano. “Scegliete il corso di laurea che vi apra ad una professione per la quale provate piacere, senza avere paure per il futuro. Quando si fa qualcosa che piace veramente, e lo si fa con costanza, il lavoro poi arriva”. Altro invito di Bogliolo è stato quello di privilegiare le Università che fanno ricerca e che sono radicate sul territorio

 

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