Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Ucchielli a Berlusconi, Schifani e Fini: “Siamo esterrefatti di questa disgustosa polemica tesa a delegittimare le Province”

In una lettera il presidente della Provincia ricorda le molteplici funzioni assunte in questi ultimi 15 anni dall’ente più vicino ai cittadini insieme al Comune, sollecitando l’attuazione del federalismo

PESARO – “Siamo esterrefatti che ancora si continui questa disgustosa e poco edificante polemica, tesa a delegittimare istituzioni come le Province che rappresentano, insieme ai Comuni, il livello di governo più vicino ai cittadini”. E’ quanto sottolinea il presidente Palmiro Ucchielli in una lettera inviata al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ai presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, ai presidenti delle Province, a quelli dell’Anci e dell’Upi nazionale ed ai segretari nazionali di partiti, associazioni di categoria e sindacati.

“In relazione al dibattito sui costi della politica e della pubblica amministrazione – evidenzia Ucchielli – riaffiora costantemente l’ipotesi dell’abolizione delle Province, divenuta quasi un’ossessione giornalistica e politica di taluni leader, in particolare per il quotidiano ‘Libero’. Invece di veder applicato l’articolo 119 della Costituzione sul federalismo fiscale, per mettere Comuni e Province in condizione di assolvere con dignità i propri compiti, ruoli e funzioni, assistiamo a questo vergognoso dileggio che fa male alla democrazia, alle istituzioni e a tutti i dipendenti che onestamente e quotidianamente svolgono il loro lavoro”.

Secondo Ucchielli, molti sembrano ignorare la lunga e intensa stagione di riforme amministrative iniziata nel 1990 con la legge 142 sull’ordinamento degli enti locali e proseguita per oltre un decennio con leggi di segno ‘federalista’ che hanno valorizzato la Provincia come ente intermedio tra Comune e Regione, fino alla riforma costituzionale del 2001 che ne ha definitivamente sancito il carattere di ente territoriale autonomo costituzionalmente necessario. Al riguardo, il presidente ricorda che il prossimo 30 gennaio i consigli provinciali d’Italia, in contemporanea, dedicheranno spazio al ruolo e alle funzioni delle Province.

“Le Province – aggiunge  – sono gli enti che negli ultimi 15 anni hanno assunto maggiori compiti e funzioni, sia proprie che conferite da Stato e Regioni, in settori nevralgici per il pubblico interesse: lavoro, istruzione, formazione professionale, agricoltura, urbanistica e difesa del suolo, valorizzazione delle risorse idriche, smaltimento rifiuti, lotta all’inquinamento idrico e atmosferico, viabilità e trasporti, protezione civile. Il tentativo di delegittimarle si inscrive dunque in un più ampio disegno di demonizzazione del federalismo amministrativo e di ‘restaurazione’ di vecchi e stantii assetti centralistici di potere che trovano, evidentemente, nostalgici sostenitori”. Altri e numerosi, secondo Ucchielli, potrebbero essere gli organismi da abolire per contenere i costi, ridurre i tempi delle decisioni e modernizzare lo Stato: Agenzie nazionali e regionali, Consorzi di bonifica, A.A.TO acque e rifiuti, Agenzia Autority, “in buona sostanza tutti quegli enti, non elettivi, che difficilmente rispondono al popolo sovrano e che altrettanto difficilmente sono sottoposti a verifica dei risultati raggiunti!”.

torna all'inizio del contenuto