Fissata la “rete” che unisce musei, siti e reperti del passato, “Archeoprovincia” fa correre in tutto il territorio un progetto di didattica museale rivolto ai bambini e ai ragazzi delle scuole. Attraverso giochi, laboratori e visite guidate gli alunni faranno amicizia con statue antiche, reperti misteriosi e vecchi strumenti ormai in disuso. Una sorta di aula diffusa con più poli specializzati dove i ragazzi potranno avvicinarsi in maniera divertente alle testimonianze dell’antichità.
Pergola e il suo Museo dei Bronzi dorati e della città, dove è allestita la mostra della Provincia “Bronzi e marmi della Flaminia, sculture romane a confronto”, il Museo civico archeologico e paleontologico di Macerata Feltria, Pesaro e i resti della necropoli di Novilara, il Museo civico Vernarecci di Fossombrone, il Museo archeologico e la Pinacoteca del Palazzo malatestiano di Fano saranno i luoghi di studio dove gli esperti di Sistema Museo, la cooperativa che si occupa del progetto, organizzeranno laboratori, giochi e divertenti proposte didattiche.
L’iniziativa, dal titolo “Archeo Anch’io”, fa parte del programma di valorizzazione delle emergenze archeologiche promosso dall’assessorato ai Beni e alle Attività culturali-Editoria della Provincia in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche.
Dal 15 settembre, fino al termine dell’anno scolastico, le lezioni faranno tappa nei vari centri espositivi del territorio con orari e modalità diverse. A Pergola, fra le tante iniziative, ci saranno anche gli archeo-quiz per i più piccoli: ad esempio una sorta di puzzle sui “Volti del passato” per fare ricostruire ai bambini i personaggi visti al museo; mentre un laboratorio dove i ragazzi impareranno a comporre iscrizioni su tavolette di cera è una delle curiose attività previste a Macerata Feltria; gli studenti di Pesaro vivranno invece una vera e propria giornata da archeologo tra scavi e ricerche; mentre a Fossombrone si imparerà l’utilizzo della selce, il materiale più utilizzato in età preistorica per la fabbricazione di strumenti; infine a Fano l’attenzione si concentrerà sulla lavorazione della ceramica.
«Siamo convinti - sottolineano gli esperti di Sistema Museo - che scoprire e conoscere in modo piacevole e coinvolgente le testimonianze del passato sia un modo per creare la giusta consapevolezza nei giovani fruitori del valore del patrimonio culturale, un modo per abituarli a collegare le culture, gli usi, i comportamenti alle strutture sociali che li sottendono e quindi, in ultima analisi, per capire il mondo in cui vivono».
Per informazioni ci si può rivolgere a Sistema Museo, telefono 0721.805099 (martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 12,30), e-mail info@archeoprovincia.it, sito www.archeoprovincia.it.