Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

Tutela ambientale, faunistica e floristica, insediato Comitato

Tra gli obiettivi, quello di studiare come produrre fauna selvatica autoctona

PESARO – E’ stato insediato il “Comitato tecnico scientifico per la ricerca ambientale – faunistica – floristica”, costituito nell’ottobre scorso e presieduto dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli. Del Comitato, che ha sede presso il Centro di produzione della fauna selvatica in località San Bartolo (adiacente all’Osservatorio faunistico regionale), fanno parte rappresentanti dell’Università di Urbino (Maria Balsamo e Paolo Del Grande), dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica (Silvano Toso e Roberto Cocchi), dell’Istituto Zooprofilattico Umbria - Marche (Francesco Tonucci e Stefano Gavaudan), dell’Asur Marche n. 2 (Paolo Coli e Claudio Benedetti) e della Provincia (Elisabetta Cecchini e Goffredo Pazzaglia).

“Da anni – spiega Ucchielli - la Provincia è particolarmente impegnata in attività di tutela, conservazione e gestione faunistico – venatoria, non solo espletando le competenze assegnate da leggi statali e regionali, ma anche attraverso numerose attività sperimentali e di ricerca faunistico - ambientale, azioni formative e di sensibilizzazione nella produzione della fauna e nella gestione del territorio. Il Comitato avrà tra i suoi obiettivi quello di studiare come produrre fauna selvatica autoctona (lepre, fagiano, starna e coturnice), sia perché si tratta di un patrimonio faunistico di notevole interesse per la comunità provinciale, sia per evitare l’introduzione di fauna selvatica non autoctona e spesso proveniente dall’estero. E’ importante far funzionare le zone di ripopolamento e cattura, le oasi e le riserve naturali come zone di produzione di fauna selvatica, sia a scopi didattici che di prelievo venatorio”. Il Comitato sarà un supporto scientifico anche per le altre strutture provinciali operanti sul territorio, in modo di garantire una sinergia per la tutela dell’ambiente naturale e la gestione faunistico-floristico venatoria. I partecipanti alla riunione si sono detti favorevoli ad allargare, se necessario, lo stesso Comitato ad altre figure, per convogliare le varie esperienze in una nuova gestione del territorio che sia esperienza “pilota” a livello nazionale.

 

 

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