Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Trasporto scolastico, altre agevolazioni da parte della Provincia

In accordo con Adriabus, verranno applicati sconti del 40% alle famiglie con reddito Isee non superiore a 10mila euro

PESARO – Una nuova misura “anticrisi” è stata adottata dalla Provincia a sostegno delle famiglie in difficoltà, che hanno figli che frequentano gli istituti superiori. In accordo con Adriabus, le famiglie con un Isee attualizzato fino ai 10mila euro potranno ottenere uno sconto del 40% sul costo degli abbonamenti extraurbani, che si aggiunge alle agevolazioni regionali del 50% già in vigore (per fare un esempio, se l’abbonamento costa 100 euro, l’agevolazione regionale consentirà di pagare solo 50 euro, a cui verrà applicato un ulteriore sconto del 40% da parte della Provincia, con  costo finale per l’utente di 30 euro).
Gli interessati dovranno recarsi ad uno sportello dei Centri per l’impiego di Pesaro (via Fermo 33), Fano (via De’ Cuppis 2) o Urbino (Via SS. Annunziata 3) e compilare la richiesta di accesso alle agevolazioni, che verrà poi inoltrata dai Centri stessi ad Adriabus. Da parte sua, la società di trasporti accoglierà gli utenti che si presenteranno allo sportello e controllerà se il nominativo compare negli elenchi trasmessi dalla Provincia, applicando immediatamente lo sconto del 40% sul costo dell’abbonamento, o effettuando il rimborso dello sconto previsto se l’utente è già in possesso di un abbonamento.
“Consapevoli del proseguire delle difficoltà per le famiglie colpite dalla crisi – evidenzia l’assessore alla Formazione e lavoro Massimo Seri – abbiamo voluto mettere in campo un nuovo aiuto a difesa del reddito, pur sapendo che si tratta solo di una piccola risposta, ma che sommata ad altre può fare qualcosa. Il diritto allo studio è un diritto fondamentale, tutti dovrebbero avere le stesse opportunità”.
“Già a settembre - dice l’assessore provinciale ai Trasporti Renato Claudio Minardi – avevamo promosso agevolazioni per il trasporto scolastico. In quel caso, l’obiettivo era stato un riequilibrio territoriale per aiutare i residenti nelle aree interne, più distanti dalle sedi scolastiche principali e dunque con costi degli abbonamenti più elevati. Questa volta la finalità è più prettamente sociale, indipendentemente dalla distanza dagli istituti”.


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