PESARO. Mercoledì si legge Clemente Rebora. Al poeta milanese (1885-1957), e al singolare percorso che dall’impegno letterario lo porterà alla vita religiosa, è dedicato il secondo appuntamento con “Esempi di bello scrivere”, il ciclo di conferenze organizzato dall’assessorato ai Beni e alle Attività culturali-Editoria della Provincia che quest’anno esplora, sempre in compagnia del letterato Adelelmo Campana, “Il tempo e l’eterno” (sottotitolo di questa terza edizione) nella poesia italiana del Novecento.
L’appuntamento è alle 17,30 nella sala del consiglio provinciale (in viale Gramsci 4), collegata in videoconferenza con le sedi delle Comunità montane. Si potrà dunque seguire l’incontro anche a Cagli, Fossombrone, Novafeltria, Pergola, Urbania e Macerata Feltria.
Il professor Campana leggerà e spiegherà quattro Frammenti lirici (III-VI-XI-XXVII), la poesia “Viatico”, tratta dalla raccolta “Poesie sparse e prose liriche”, composta tra il 1913 e il 1927, e uno dei più significativi Canti anonimi (1922), “Dall’immagine tesa”.
Filo conduttore della lettura è il sentimento del tempo storico e la tensione verso l’eterno che emerge dalle liriche del poeta. Un tema che ben si adatta al percorso di Rebora che, dopo un intenso impegno letterario e poetico (notevoli sono le sue traduzioni dal russo di Andreev, Tolstoj, Gogol), nel 1929, in seguito a una crisi religiosa e morale, si ritira nel convento rosminiano dell’Istituto della Carità di Domodossola e sette anni dopo diventa sacerdote.
“Esempi di bello scrivere” vale come credito formativo per gli studenti e come aggiornamento culturale e didattico per gli insegnanti.
Per meglio seguire la lettura sarà distribuito in sala un volumetto che raccoglie tutti i componimenti della rassegna.
I prossimi appuntamenti sono con Giuseppe Ungaretti il 20 febbraio, Vittorio Sereni il 27 febbraio, Mario Luzi il 6 marzo, Pier Paolo Pasolini il 13 marzo.
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa: Servizio Cultura - Editoria della Provincia (tel. 0721.359.311 - www.provincia.ps.it/cultura).