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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Tra innovazione e «open mind»: la giunta provinciale alla Loccioni

Vertice e visita all’eccellenza produttiva di Angeli di Rosora. Ricci: «Una spinta per il nuovo modello di sviluppo»

PESARO – Tra Matteo Ricci e Enrico Loccioni non sono pochi i punti in comune. Entrambi hanno fatto dell’«open innovation» e della sostenibilità una filosofia di vita, oltre che un paradigma da seguire per raggiungere il «nuovo modello di sviluppo». L’uno in ambito amministrativo, l’altro sul fronte imprenditoriale. Due visioni «illuminate», che hanno riscosso apprezzamenti e riscontri diffusi: alla fine, dunque, l’incontro tra i due mondi era quasi scontato. Ma il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino ha voluto fare di più, trasferendo per una mattinata l’intera giunta di via Gramsci ad Angeli di Rosora, nel cuore del gruppo Loccioni. Una delle realtà produttive migliori non solo della regione ma anche del Paese, che ha introdotto una concezione per certi versi rivoluzionaria di fare impresa. «Loccioni – spiega Ricci - è un’eccellenza nazionale nel mondo, che scommette costantemente sul futuro. Con oltre 350 dipendenti, in gran parte ingegneri, e un’età media di 33 anni: è la dimostrazione che in Italia abbiamo risorse straordinarie, alimentate anche dall’ingegno e dalla tradizione espressa nelle Marche». Presidente e giunta hanno sperimentato i metodi di lavoro del gruppo, all’interno della «play factory», con sessioni di brain storming e attività finalizzate alla valorizzazione delle risorse umane. «Una frustrata di futuro che servirebbe anche a una certa classe politica nazionale imbambolata – commenta Ricci  -. Veramente si può affermare che questa realtà contribuisce al benessere e alla qualità della vita del territorio e della comunità regionale». E anche alla «felicità» di chi ci lavora dentro, se si pensa che nella classifica stilata da Best Workplaces l’impresa è stata inclusa per 6 anni di fila tra le 35 migliori imprese come ambiente di lavoro, accanto ai colossi multinazionali, per il gradimento dei suoi collaboratori. Tra tradizione e futuro, realtà e utopia, il gruppo materializza sogni in un ambiente dove le gerarchie sono annullate, gli spazi chiusi aboliti e la partecipazione generale diventa elemento determinante. Tra pochi formalismi e molta sostanza. Ispirati presidente e assessori, che prendono spunti, sia nel processo che nel prodotto, per il Piano strategico…

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