PESARO – Scade il 3 dicembre il termine di presentazione delle domande per usufruire di 35 borse per tirocini professionali da svolgersi in Francia, Irlanda, Spagna o Polonia, nell’ambito del progetto europeo “Theseus” (programma Leonardo da Vinci II fase), promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino insieme ad una serie di partner. Il bando è rivolto a giovani con diploma di laurea (triennale o specialistico), età non superiore ai 30 anni e residenti nel territorio provinciale. I candidati devono avere esperienze di studio e/o formative pertinenti al tipo di tirocinio per cui presentano domanda e conoscere la lingua del paese prescelto (per la Polonia è accettato anche l’inglese). Sono criteri preferenziali la condizione di disoccupazione/inoccupazione, il livello di conoscenza della lingua del paese prescelto (accertato durante il colloquio), eventuali esperienze di volontariato, studio e lavoro all’estero o percorsi di educazione formale (es. Erasmus) e non formale (es. volontariato europeo, scambi giovanili internazionali ecc.), esperienze formative attinenti il tirocinio richiesto. Un’apposita commissione, individuata dalla Provincia di Pesaro e Urbino, incontrerà i candidati per i colloqui ed invierà i curricula ai partner europei, insieme ad una scheda con i giudizi della commissione stessa ed altro materiale. La scelta finale dei beneficiari verrà fatta dai partner europei in funzione delle caratteristiche dei tirocini. Le borse avranno durata di 12 settimane e saranno incentrate nei settori: amministrativo contabile; nuove tecnologie; servizi per i giovani ed i bambini; turismo; ambiente; tecnica e informatica applicata alla produzione. Il modulo della domanda di partecipazione è reperibile nel sito www.provincia.ps.it/go. Per informazioni ci si può rivolgere al Servizio mobilità giovanile europea/ Eurodesk della Provincia, tel. 0721/359525, e- mail: sve@provincia.ps.it, aperto dal martedì al venerdì mattina dalle ore 10 alle 13.30 ed il giovedì anche dalle 15 alle 18.
Obiettivi del progetto “Theseus” sono quelli di migliorare, nei partecipanti, le competenze professionali e la conoscenza delle lingue, sviluppare una rete di contatti utili all’inserimento lavorativo, favorire la crescita personale ed una migliore consapevolezza interculturale, trasferire nel territorio, al rientro dei giovani, le esperienze maturate durante il percorso pratico all’estero.