Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

«Teatri in concerto, musica colta per tutti»

Bilancio della rassegna che ha coinvolto i palcoscenici storici lontani dai maggiori centri della costa

Con il concerto del 30 dicembre al teatro Bramante di Urbania, si è conclusa la rassegna “Teatri in concerto”, ideata dall’Orchestra sinfonica di Pesaro e realizzata in collaborazione con la Provincia. Un ventaglio di cinque appuntamenti musicali che ha portato nei palcoscenici storici sparsi nel territorio una pioggia di note e tanti ottimi esecutori.

«I Comuni che hanno ospitato le performance si sono dati molto da fare per promuovere la partecipazione del pubblico e i risultati sono stati soddisfacenti - racconta la staff degli organizzatori - I concerti hanno toccato ottimi livelli, considerate le risorse impegnate e la pluralità degli organici. L’obiettivo perseguito quest’anno dall’Orchestra Sinfonica di Pesaro è stato quello di coinvolgere anche altre importanti realtà artistiche locali: si è trattato di una collaborazione tra diversi soggetti che ha comportato una migliore offerta per lo spettatore».

Tra i concerti, entusiasmante è stato quello dell’Orchestra Pro Arte Marche, che si è prodotta brillantemente nell’esecuzione delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi con un grintoso Antonio Bigonzi come solista. Da ricordare anche la serata durante la quale il Coro “Santa Maria di Loreto” di Pesaro e l’Orchestra Sinfonica di Pesaro, diretti dal maestro Simone Baiocchi, hanno proposto al pubblico musiche di Bach e Haydn nella splendida cornice della Chiesa del Suffragio di Fano.

«Possiamo dunque affermare che la pluralità di intenti è stata coronata dalla realizzazione di un programma vario e qualitativamente significativo - sottolineano gli organizzatori - I luoghi teatro delle esecuzioni sono di indiscussa bellezza e meritano di essere sempre più spesso aperti al pubblico. È importante dunque che le Amministrazioni continuino lungo questa strada, anche ampliando e migliorando il progetto, poiché riteniamo che in questo modo si raggiunga l’obiettivo di avvicinare la popolazione nel suo complesso al grande repertorio della musica colta. È un dato di fatto che il pubblico, se opportunamente sensibilizzato e coinvolto, risponde alle iniziative, apprezza e si innamora della bellezza. Ragion per cui la musica rivive grazie agli esecutori e non rimane lettera morta, ma patrimonio pulsante anche di coloro che vivono in zone lontane dai centri maggiori della provincia».

 

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