Il Tavolo di Concertazione dell’Alleanza programmatica provinciale per lo Sviluppo, nella riunione del 7 Febbraio 2005, ha discusso i temi del ruolo e delle prospettive della Fiera di Pesaro, nell’attuale fase di evoluzione dell’economia provinciale e nel quadro di difficoltà competitive che attraversa l’Italia.
Pur dentro le grandi sfide che la trasformazione in atto negli assetti economici internazionali impone, sul pieno dell’innovazione tecnologica, di prodotto e dei modelli d’impresa, con la crescita di nuovi soggetti competitori sui mercati mondiali e lo spostamento dei poli dello sviluppo verso nuove aree, il sistema produttivo provinciale mostra notevoli capacità di risposta e di evoluzione, che abbisognano però del sostegno e dell’apporto cooperativo di tutti i soggetti, pubblici e privati, del sistema locale.
In questo quadro, la Fiera di Pesaro è uno strumento importante per la promozione delle imprese, dei prodotti e del sistema produttivo provinciale, soprattutto in direzione delle sue capacità di proiezione e di competizione sui mercati internazionali, ad iniziare dall’area europea che è oggi in fase di rapida evoluzione, con l’allargamento dell’Unione già avvenuto verso l’est e celermente in corso verso i Balcani e verso il Mediterraneo meridionale ed orientale.
Il Tavolo di Concertazione ritiene che le difficoltà operative che attualmente interessano la gestione del quartiere fieristico di Campanara non debbano precludere l’opportunità di un rilancio, adeguato ai tempi ed alle sfide che essi comportano, di uno strumento essenziale di sostegno e promozione dell’economia provinciale come la Fiera di Pesaro e pertanto i suoi componenti esprimono il loro impegno a discutere e sostenere un adeguato piano di lavoro in proposito.
Per questo tutte le parti sono impegnate affinché la prossima edizione del SAMP rappresenti l’avvio della ripresa delle attività fieristiche.
A questo fine, il Tavolo di Concertazione auspica che sia perseguito con determinazione e rapidità il processo di separazione della proprietà dalla gestione del quartiere fieristico, al fine di consentire agli Enti pubblici i necessari investimenti di riqualificazione strutturale e funzionale, nonché la ricerca di un imprenditore fieristico di livello nazionale che, con l’assunzione di capitali di rischio nella società di gestione, assicuri la necessaria professionalità per la competizione sul mercato fieristico e assicuri, d’intesa con la proprietà del Quartiere, una quota significativa di investimenti strutturali.