Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Tagliolini sull’accordo tra i sindaci di Pesaro e Fano per trasferire un biennio del ‘Cecchi’: “La rete scolastica è provinciale e non comunale, le decisioni si prendono all’interno del consiglio”

Il presidente della Provincia evidenzia come le scelte debbano essere inquadrate nell’ambito del Piano di programmazione della rete scolastica provinciale,“frutto di concertazione a vari livelli, dove tutti devono sentirsi parte di un progetto”

PESARO – “La rete scolastica è provinciale e non comunale, dunque tutte le decisioni devono essere prese all’interno del consiglio provinciale e non derivare all’accordo tra singoli Comuni”. E’ quanto evidenzia il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini dopo la notizia di una collaborazione tra i sindaci di Pesaro e Fano per aprire un biennio dell’Istituto Tecnico Agrario “Cecchi” nei locali del “Codma” di Fano dall’anno scolastico 2015-2016.

“Spostare una scuola per ragioni di spazi – aggiunge Daniele Tagliolini - può anche essere comprensibile, ma decisioni del genere non possono essere prese da singoli sindaci visto che rientrano nella programmazione della rete scolastica provinciale, dove tutti devono sentirsi parte di un progetto. Ogni decisione deve passare attraverso il consiglio provinciale, organismo che per legge ha il compito di approvare il ‘Piano di programmazione della rete scolastica provinciale’, frutto ogni anno di una concertazione con le parti sociali e corredato sempre dal parere dell’Ufficio scolastico provinciale. E, sempre per legge, dopo l’approvazione del consiglio provinciale il piano viene inviato alla Regione Marche per il parere definitivo. Per l’anno scolastico 2015-2016, il piano è stato già approvato dal consiglio provinciale il 3 novembre scorso e non prevede l’apertura di un biennio del ‘Cecchi’ a Fano, non essendo stata presentata alcuna richiesta al riguardo, né dalla scuola, né dai Comuni interessati. Le decisioni si prendono insieme, in una visione strategica sovracomunale, ruolo che la Provincia dovrà avere nei prossimi anni”.

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