Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Tagliolini sul Ponte dei Conciatori: “Sono passati due giorni dalla chiusura e già c’è chi parla, a vuoto, di 4 anni di disagi!”

Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino evidenzia come a breve verrà definita la soluzione migliore. “Chiederemo finanziamento sullo stato di emergenza riconosciuto dal Governo”

URBANIA – “Sono passate poco più di 50 ore dalla chiusura del Ponte dei Conciatori di Urbania e già c’è chi dice, parlando a vuoto, che rimarrà chiuso per 4 anni! Mi sembra veramente eccessivo!”. E’ lo sfogo del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini, che spiega invece: “Dopo la riunione ad Urbania con cittadini e imprese, ci siamo presi 20 giorni di tempo per fare una serie di analisi tecniche e ipotesi relative alla tipologia di intervento, stilando un cronoprogramma che ci porterà a definire a breve la soluzione migliore da intraprendere. Vorrei ricordare che il Consiglio dei ministri ha riconosciuto proprio nei giorni scorsi lo stato di emergenza alle Marche per il maltempo dello scorso marzo: su quello chiederemo finanziamenti adeguati per ripristinare la viabilità del Ponte, visto che nella zona, dal 2012 al 2015, si sono avuti ben 5 stati di emergenza”.

Il Ponte dei Conciatori, chiuso lunedì sera dopo il cedimento parziale di una soletta, fu realizzato nei primi anni ’70. “Negli anni, carichi di traffico pesante, sollecitazioni varie e le gravi situazioni di dissesto e maltempo – evidenzia Tagliolini - hanno degradato l’impalcato del ponte, su cui appoggia la strada provinciale 4 Metaurense che collega Fermignano ad Urbania e prosegue per S.Angelo in Vado. Da qui il rischio che cedessero pezzi di piano viabile, cosa che abbiamo voluto scongiurare decidendo, nell’incontro con tutti i soggetti della Sala operativa integrata di protezione civile, l’immediata chiusura e tutte le azioni conseguenti, tra cui la deviazione del traffico leggero e pesante. Il nostro obiettivo è creare meno disagi possibili a cittadini e imprese”.


torna all'inizio del contenuto