Comunicati stampa | Dalla Provincia

Tagliolini risponde a Cecconi del M5S: “Non c’è alcun legame tra bilancio 2012 e quello 2014”

Il presidente della Provincia: “Gli interventi che stiamo iniziando a fare con i 9 milioni di euro non sono favole ma risposte concrete ai problemi dei cittadini e dei territori”

PESARO – Il presidente della Provincia Daniele Tagliolini risponde ad Andrea Cecconi del Movimento 5 Stelle intervenuto dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2014, che ha fatto registrare un avanzo di amministrazione.

“All’onorevole Andrea Cecconi, che prima voleva abolire le Province e ora se ne accorge solo in occasione della campagna elettorale, vorrei ricordare che non si può mettere in relazione il bilancio 2012 con quello 2014, perché non c’è alcun nesso logico tra i due. Così come è bene che tutti sappiano che non si possono associare patto di stabilità e bilancio, spesa in conto capitale e spesa corrente perché sono ambiti diversi.
Abbiamo approvato il consuntivo 2014 con un avanzo di un milione e 500mila euro, abbiamo centrato il patto di stabilità e potremo destinare 8 milioni e 833mila euro a lavori per strade, scuole e dissesto idrogeologico, che stiamo già iniziando a fare, come le asfaltature in corso sulla strada provinciale che da Mercatale di Sassocorvaro conduce a Macerata Feltria. Altri interventi sono in programma e non si tratta di favole, come sminuisce Cecconi, ma di risposte concrete ai problemi dei cittadini e del territorio, in un momento difficile per tutte le Province a causa dei mancati trasferimenti del Governo e dei prelievi forzosi dello Stato sulle nostre entrate.
Per quanto riguarda il 2012, la Corte dei Conti ci ha chiesto di riconteggiare il patto di stabilità, conteggio che ricadrà sul bilancio di previsione 2016. Ad ogni modo, la nuova configurazione che le Province hanno assunto dopo la riforma “Del Rio” prevede che i bilanci, a partire da quello 2015, abbiamo un passaggio obbligato nell’Assemblea dei sindaci, che dovrà approvarli. Cecconi può stare dunque tranquillo perché saranno i 59 primi cittadini del territorio provinciale a dire l’ultima parola e non solo il consiglio”.

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