PESARO – Spinge sul turismo, il presidente Matteo Ricci. Una cifra distintiva del suo mandato, perché «per troppo tempo abbiamo dato al comparto un ruolo marginale. Ma in questa fase, mentre resistiamo nella manifattura, dobbiamo crescere su altri settori per creare nuovi posti di lavoro». Se, dunque, il binomio «offerta e promozione territoriale» viene letto in via Gramsci non solo come «costruzione del brand» ma anche come «azione anticrisi», dal passaggio di funzioni Iat dalla Regione alle Province, il presidente (che si è tenuto la delega, ndr) non è rimasto a guardare. E dopo avere pianificato e definito la riorganizzazione dei centri gestiti da via Gramsci, accompagnato dal dirigente Massimo Grandicelli e dal responsabile Ignazio Pucci, taglia il nastro del nuovo ufficio pesarese del mare, in piazzale della Libertà, aggiornando la tabella di marcia: «A Urbino abbiamo già inaugurato i nuovi spazi Iat – spiega-. A Fano e Gabicce Mare lo faremo fra poco. A Pesaro, invece, c’è un’azione su più direzioni: l’ufficio del mare, dove si farà front office e accoglienza anche sabato e domenica, sarà affiancato da una struttura adiacente dedicata alle prenotazioni alberghiere e alla commercializzazione. C’è già un bando per la gestione dei privati. Non solo: la sede di via Rossini sarà riconvertita in una “ambasciata del territorio”, che offrirà prodotti artigianali ed enogastronomici, ma anche servizi culturali». E ancora: «A Tavullia, il 28 maggio, inaugureremo il corner della Regione e della Provincia all’interno del fans club di Valentino Rossi. E nelle aree interne sosterremo l’apertura di altri 25 punti informativi e bookshop, che poi si autogestiranno con la vendita dei prodotti tipici, dal vino alla birra, passando per miele, salumi e formaggi. In sostanza, tutto ciò che può essere confezionato». Il presidente autore dell’apertura del Sistema turistico locale alla combinazione pubblico-privato, ribadisce nuovamente l’importanza strategica della continuità nella comunicazione del brand regionale: «Una scelta per cui ci siamo battuti: bene il ritorno a Dustin Hoffmann», chiosa. Al suo fianco Vittoriano Solazzi evidentemente approva. Per il sindaco Luca Ceriscioli, «il nuovo Iat è un bel biglietto da visita e rafforza la qualità e l’efficacia del sistema di rete, di cui ci sentiamo parte». Mentre il presidente della Camera di commercio Alberto Drudi, che sottolinea «l’interazione tra istituzioni, associazioni e imprese», lancia un appello a Trenitalia: «Vogliamo una stazione che non penalizzi i nostri sforzi. Non è possibile avere un cartello che annuncia la chiusura alle 22 con una scritta di una frase in italiano….». Sullo sfondo, Vittorio Livi e Marina Della Chiara, coinvolti nel design e nell’arredo dell’ufficio, osservano gli interni soddisfatti…