Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Milena Bonaparte

Tagli scuola, slitta documento Upi. Ed è "bocciato" il Videored

In Consiglio approvati due ordini del giorno per risolvere i disagi del pronto soccorso di Fano

PESARO. Preoccupazione, allarme, sconcerto. "La scuola è a rischio, così come l'autonomia degli enti locali, il cui ruolo è stato praticamente annullato". Un segnale di pericolo che si è acceso la scorsa settimana a Torino per iniziativa degli assessori provinciali all'istruzione durante l'Assemblea nazionale dell'Upi, l'Unione delle Province italiane. Un allarme rosso che lunedì mattina il presidente Palmiro Ucchielli (che oltre a viale Gramsci guida anche l'Upi Marche), con la tempestività che lo contraddistingue, avrebbe voluto fare lampeggiare anche in apertura del Consiglio provinciale. Ma perché l'ordine del giorno, approvato da tutti gli amministratori italiani presenti all'assemblea torinese, possa essere discusso e votato dall'assise pesarese bisognerà attendere la seduta del 19 novembre, per ragioni procedurali e di opportunità, anche perché il Consiglio in questione si occuperà in gran parte di ridimensionamento scolastico.

Il documento dell'Upi sostiene che i vincoli fissati dal decreto Gelmini sono un "vulnus, una ferita, all'autonomia delle istituzioni locali" e "impediscono la redazione di un piano che tenga conto delle reali esigenze dei territori, fino al rischio della soppressione degli istituti". Si mettono poi sotto accusa la "riduzione del tempo scuola", l' "innalzamento del rapporto studenti e docenti", il "taglio netto dell'orario di sostegno". Per affermare quindi che una riforma simile comporterà "una crescita della domanda di servizi per le famiglie il cui onere è destinato a ricadere sugli enti locali". E l'Upi conclude che "decisioni tanto strategiche non possono essere assunte unilateralmente dal Governo e poi subite dal sistema delle Regioni e degli enti locali".

E dalla scuola alla sanità. Il pronto soccorso dell'Ospedale "Santa Croce" di Fano è in tilt: lunghe file, disagi per i malati, locali inadatti, personale e apparecchiature insufficienti. Tre ordini del giorno hanno animato il dibattito sulla grave emergenza. La mozione del Pdl (Antonio Baldelli ed Enzo Di Tommaso) e di Carlo Ruggeri (gruppo misto), che chiede alla Regione di risolvere il problema con interventi strutturali, dotazioni di personale e apparecchiature necessari, è stata respinta con il voto contrario della maggioranza. Mentre si è trovato un accordo, tra Giorgio Londei (Pd)-Claudio Mari (gruppo misto)-Leonardo Talozzi (Psi) da una parte e Marzio Serretti (Pdci) dall'altra, sui due ordini del giorno presentati all'inizio autonomamente. Nel primo si sollecita "una campagna di informazione sul corretto ricorso alle prestazioni del pronto soccorso" e "incontri con i medici per individuare modalità e raccogliere suggerimenti"; nel secondo il Pdci sostiene la necessità di "accelerare i lavori di adeguamento dei locali e dotare la struttura di personale e apparecchiature". Approvati a maggioranza entrambi.

In sala Pierangeli è rimbalzata anche la questione degli apparecchi Video-Red per il controllo del traffico. Sono stati discussi un ordine del giorno di Ruggeri e una interrogazione di Ugo Tapponi (Pdl). La giunta ha così definito la sua posizione: sulle strade provinciali preferisce installare sistemi di prevenzione ed "elettronica dolce", per esempio pannelli luminosi per rendere più sicura la viabilità, ma in territorio comunale non può impedire che i Video-Red siano adottati".

È stato infine varato dal Consiglio il progetto per unificare il sistema informatico delle biblioteche del territorio, sia quelle della rete provinciale sia quelle legate all'Università di Urbino. La spesa è di 137.000 euro, di cui 80.000 euro finanziati dalla Provincia e da un contributo regionale, il resto è a carico dell'ateneo feltresco.

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