Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: m.b.

«Tagli alla cultura, fare sistema scelta strategica»

L’assessore Simonetta Romagna sul Piano regionale illustrato da Adriana Mollaroli in Provincia

PESARO. Il taglio delle risorse per la cultura, la necessità di fare “sistema” e ottimizzare i finanziamenti, l’obiettivo di promuovere iniziative con risvolti imprenditoriali. Regole di sopravvivenza, soluzioni per fare di necessità virtù, se è vero che dal 1999 al 2002 i fondi che la Regione attribuisce alla Provincia per le attività culturali si sono ridotti di circa i due terzi, passando da 902.000 euro a 358.000 euro.

Il problema è stato al centro dell’audizione sulla legge 75/97 (il Piano regionale per le attività e i beni culturali) che la presidente della commissione cultura della Regione Adriana Mollaroli ha tenuto lunedì in Provincia insieme all’assessorato alle attività culturali di viale Gramsci. Un incontro al quale hanno partecipato 40 Comuni e numerose associazioni culturali pubbliche e private.

«La riduzione delle risorse finanziarie - sottolinea l’assessore provinciale Simonetta Romagna - mette ancora di più in evidenza la necessità, che comunque rappresenta una scelta strategica, di lavorare per sistemi finalizzati a migliorare e ampliare l’offerta, favorire economie di scala, stimolare integrazioni nei diversi settori, promuovere sinergie tra attività culturali e produttive, soprattutto turistiche». In questo campo «la Provincia - ricorda Romagna - ha avviato un sistema bibliotecario, un sistema museale, un sistema teatrale, tutti sistemi che occorre rivitalizzare per rendere le iniziative ancora più efficaci».

Dal dibattito di lunedì è emersa una «sostanziale condivisione delle linee programmatiche regionali - fa notare l’assessore Romagna - ed è stata avanzata la proposta, raccolta dall’Amministrazione provinciale, di realizzare interventi di formazione per il personale, soprattutto dei Comuni più piccoli, per quanto riguarda le procedure amministrative per accedere ai finanziamenti e gestire le attività. Altro elemento propositivo è stato quello di creare tavoli di concertazione con il privato (fondazioni e imprese) per avviare una sussidiarietà più strategica e meno legata alle singole iniziative».

La legge regionale 75/97 è lo strumento di programmazione con cui la Regione individua obiettivi e modalità per l’esercizio delle funzioni nel settore della cultura. La legge 75/97 disciplina cioè gli interventi finanziari della Regione relativi alla legge 53/74 sulla tutela e valorizzazione dei beni culturali, la legge 39/87 sulle biblioteche di enti locali o di interesse locale, la legge 16/81 sulla promozione delle attività culturali e la legge 51/90 sulle iniziative di particolare interesse regionale.

 

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