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Origine: Informazione e stampa - Autore: Francesco Nonni

Sostegno all’occupazione intellettuale giovanile, ecco l’accordo di programma tra Provincia e Biesse

Tirocini formativi per laureati e laureandi residenti nel territorio. Ricci: «Rafforzata la collaborazione con una delle aziende leader della provincia»

PESARO –  «Presentiamo un’azione modello, perchè è un esempio di come dovrebbe essere la politica economica del lavoro nel Paese. Nello stesso tavolo siedono oggi una delle aziende leader del territorio, la Provincia e il mondo sindacale, con il quale c’è un confronto continuo: è l’unico meccanismo possibile per tutelare il lavoro e sostenere le imprese che vogliono continuare a investire e innovare». Così il presidente Matteo Ricci ha definito l’accordo di programma per l’attivazione di tirocini formativi e di orientamento, per l’anno in corso, formalizzato tra Provincia e Biesse:  «Un intervento che va nella strada giusta – ha proseguito Ricci -, perchè favorisce l’occupazione intellettuale giovanile. Parliamo della fascia maggiormente penalizzata nel mercato del lavoro. Un contributo importante per dare ai nostri ragazzi un’opportunità di costruzione del loro progetto di vita nel nostro territorio. E grazie alla disponibilità della Biesse si rafforza una collaborazione importante, che ha già prodotto in passato frutti preziosi». Nel dettaglio, sono 20 i giovani laureati e laureandi in discipline tecniche ed economiche – residenti o domicialiti nella provincia - che saranno ospitati, per 6 mesi, nell’azienda madre e nella controllata Hsd. Destinati ai settori progettazione e sviluppo prodotto, ingegneria di processo, commerciale e marketing: tutti rami non interessati dai meccanismi di ammortizzatori sociali, cassa integrazione e mobilità. «Crediamo nei giovani e nel territorio – ha aggiunto il presidente di Biesse Roberto Selci -, ma anche nelle istituzioni pubbliche, con le quali abbiamo già instaurato un dialogo efficace. Vogliamo investire sui neolaureati, che rappresentano una parte importante del nostro futuro. Nei momenti di crisi economica generale, le aziende non possono fermarsi: devono mettere in campo sforzi maggiori». L’attività di tirocinio, al termine dell’esperienza, comporterà il rilascio della certificazione delle competenze acquisite. «Ma la nostra intenzione – hanno confermato anche il responsabile formazione di Biesse Enrico Tinti e il direttore Risorse Umane Fabio La Cava – è comunque finalizzata all’inserimento stabile in azienda». Un intento condiviso anche dai rappresentanti sindacali Claudio Bruscoli (Cisl), Giorgio Orazi (Fiom Cgil) e Loredana Longhin (Cgil). «Un accordo positivo, che ci auguriamo sia di stimolo anche per altre realtà del territorio», ha concluso l’assessore provinciale Massimo Seri.

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