Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: g.r.

Sostegno al popolo saharawi, una delegazione al Parlamento europeo per sollecitare aiuti

Soddisfatto l’assessore Savelli di rientro da Strasbur

PESARO – L’assessore provinciale alla Cooperazione internazionale Renzo Savelli si è recato al Parlamento europeo di Strasburgo, insieme ad altri amministratori delle Marche, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria facenti parte dell’associazione A.R.S.P.S, per sollecitare interventi di sostegno umanitario a favore della popolazione saharawi. Dopo l’occupazione del Sahara occidentale da parte del Marocco nel 1975, ben 200mila persone sono state costrette a fuggire e a rifugiarsi nelle zone di confine con l’Algeria, nei villaggi del deserto vicino a Tindouf. Lì vivono tuttora in condizioni precarie, visto che la loro sopravvivenza dipende completamente dall’aiuto umanitario internazionale. Sono purtroppo in via di esaurimento gli stock alimentari assicurati fino ad oggi dal “Programma alimentare mondiale” delle Nazioni Unite, che si trova nell’impossibilità di mantenere lo stesso livello di aiuti prestati per la mancanza di contributi sostanziali e di assistenza esterna. Per queste ragioni l’associazione italiana ha voluto incontrare “l’Intergruppo” del Parlamento europeo e successivamente i parlamentari dei singoli gruppi per chiedere urgentemente di mobilitarsi a sostegno della popolazione saharawi.

“Siamo stati ricevuti da tutti i gruppi ad eccezione del Partito Popolare Europeo – evidenzia l’assessore Renzo Savelli –, anche se poi l’ordine del giorno a favore del popolo saharawi è stato approvato all’unanimità. Con tale documento si chiede alla Commissione europea di aumentare immediatamente le risorse finanziarie affinché vengano fatti arrivare i generi alimentari necessari alla popolazione, che vive già da due anni in uno stato di precarietà e che rischia di andare incontro a gravissime conseguenze sul piano nutrizionale e della salute, soprattutto per quanto riguarda bambini e donne. Già nel maggio 2004 il Programma alimentare mondiale riferiva di un deterioramento delle condizioni di vita dei rifugiati saharawi, con ritardi nella crescita dei bambini, malnutrizione, anemia, il tutto a causa della diminuzione degli aiuti. Siamo contenti di aver potuto far sentire la nostra voce al riguardo e di aver partecipato non solo agli incontri ma anche alla manifestazione nel cortile del Parlamento europeo, con delegazioni francesi, spagnole e delle popolazioni saharawi”. Come evidenzia ancora Savelli, “resta tuttavia aperto il problema di una soluzione politica del conflitto, per la quale il Marocco continua a dimostrarsi del tutto indisponibile. E poiché si tratta di un paese che gode dello status di associato all’Unione europea, il Parlamento europeo può trovare tutte le forme di pressione necessarie per indurlo a rispettare sia la risoluzione dell’Onu, sia il piano Basilea 2”.

 

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