Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Si presenta il libro di Dante Piermattei “Piero della Francesca e Urbino: il Sole, la Luna e l’Uovo dei Filosofi”

Giovedì 28 giugno, alle ore 17.30 a Pesaro (sala del consiglio provinciale “W.Pierangeli”), incontro promosso dalla Provincia e dal Consiglio regionale delle Marche

PESARO – Verrà presentato giovedì 28 giugno, alle ore 17.30 a Pesaro (sede della Provincia, sala consigliare W. Pierangeli, via Gramsci 4) il libro di Dante Piermattei “Piero della Francesca e Urbino: il Sole, la Luna e l’Uovo dei Filosofi”. L’appuntamento, che segue quello svoltosi con successo a Urbino, è promosso dalla Provincia (assessorato Politiche culturali) e dall’Assemblea legislativa delle Marche, con la collaborazione dell'Accademia Raffaello di Urbino. All’incontro, condotto dal giornalista Luigi Luminati, interverranno il vice presidente e assessore alle Politiche culturali della Provincia Davide Rossi, il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi ed il presidente dell’Accademia Raffaello Giorgio Cerboni Baiardi, per poi lasciare spazio alla presentazione critica (con proiezioni) a cura della storica dell’arte Bonita Cleri e al dibattito con l’autore.

Dante Piermattei, in questa “indagine” che segue il filo dei suoi studi sulla “Flagellazione” di Piero della Francesca (e che ora prende in esame la Madonna di Senigallia e la Pala Montefeltro), si interroga sul tipo di rapporto intellettuale che può aver legato il pittore a Federico da Montefeltro. “Nell’umanesimo della Corte urbinate ci fu un interesse sapienziale per la scienza ermetica, magari più sotterraneo riguardo a quello per Platone? E Piero della Francesca può entrarci in qualche modo?”. La risposta la offre lo stesso Piermattei. “Proprio nelle ultime opere urbinati, ritengo si trovino sottotraccia gli elementi per affermare la contiguità di una dedizione allo studio di una teologia universale tra i ‘fratelli’ di Urbino, Federico e Ottaviano Ubaldini, con l’enigmatico Piero. Del resto, questi aveva già messo in luce certe inclinazioni del pensiero nella celebreFlagellazione’, inesauribile fonte di dispute interpretative, e nel ‘Sigismondo Malatesta davanti a San Sigismondo’, del Tempio Malatestiano di Rimini, con il particolare dei due cani contrapposti, uno bianco e l’altro nero, espressivi della congiunzione degli opposti che regola gli equilibri del creato. Nel mio libro ho tentato di dar conto di queste intuizioni, accanto ad un’indagine sul dato terreno delle figure dei protagonisti, sulle loro vicende passate tra la vita e la morte”.

 

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