Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Rocca Costanza gremita per il primo appuntamento di Popsophia

Pubblico affascinato dalla lectio inauguralis di Massimo Recalcati sulla “Nostalgia dell’amore”. Matteo Ricci: “Questo evento è unico in Italia, siamo contenti di averlo portato a Pesaro”

PESARO – E’ arrivato a POPSOPHIA nello stesso giorno in cui il presidente del consiglio Matteo Renzi, nel discorso di insediamento per il semestre italiano di presidenza europea, ha parlato dei giovani come di “generazione Telemaco”, ispirandosi al suo libro “Il complesso di Telemaco: genitori e figli dopo il tramonto del padre”. Massimo Recalcati, uno dei più noti psicoanalisti italiani, ha affascinato il numeroso pubblico intervenuto alla Rocca Costanza di Pesaro parlando di “Nostalgia dell’amore”. Con la sua “lectio inauguralis” ha dato il via alla IV edizione di Popsophia, presentato dal direttore artistico Lucrezia Ercoli e da Michela Ucchielli dell’associazione Jonas, nata nel 2003 proprio da un’idea di Recalcati per prevenire e curare  i nuovi sintomi del disagio contemporaneo, in particolare giovanile (anoressia, bulimia, bullismo ecc.).

A portare il saluto della città di Pesaro è stato il sindaco Matteo Ricci. “L’affrontare la ricerca filosofica con un’anima pop – ha detto Ricci  - rende questo festival unico in Italia e in Europa e siamo felici di averlo portato qui a Pesaro. Siamo riusciti ancora una volta ad aprire questo luogo splendido, Rocca Costanza, che dovrà diventare sempre più luogo di cultura. Uno dei mali del nostro paese è vivere in un eterno presente, con una scarsa capacità di immaginare il futuro. Popsophia potrà fare da stimolo, con le sue tante sollecitazioni, attraverso il confronto tra i più grandi nomi del pensiero critico contemporaneo”. Il sindaco ha rivolto anche un ringraziamento agli oltre 100 volontari di Popsophia. “E’ una soddisfazione vedere così tanti giovani impegnati in questo evento”.

Complimenti al direttore artistico Lucrezia Ercoli “per il lavoro straordinario che Popsophia sta portando avanti” sono stati rivolti anche dal presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino Alberto Drudi. “In un momento così difficile per l’economia, dove tanti giovani sono senza lavoro, bisogna cominciare a guardare oltre, prendendo le parti migliori di quello che i nostri padri hanno fatto, lavorando insieme per le sfide future, che si legano strettamente alle nuove tecnologie e all’entrata di nuovi paesi nell’economia. Popsophia è una manifestazione importante proprio perché affronta le novità ed i cambiamenti del nostro tempo”.

“E’ difficile parlare dell’amore senza essere retorici – ha detto Massimo Recalcati -. Questo è un tempo che non crede più all’amore, che pensa che ogni amore nasce e si sviluppa portando con sé la propria morte. Questa rappresentazione nichilistica poggia su due menzogne: la menzogna del nuovo, che appare sempre portatore di gioia rispetto a quello che già abbiamo, e la menzogna della libertà. Il punto centrale è che gli esseri umani non hanno paura dell’isolamento ma dell’incontro con l’altro, dell’incontro amoroso. Eppure è proprio il legame amoroso che consente di nascere una seconda volta, di vivere il mondo nella prospettiva del due e non più dell’uno. Un legame che va oltre l’apparenza e che è ammirazione nei confronti dell’altro, anche nei difetti e nelle imperfezioni, accogliendo la vulnerabilità che questo sentimento porta con sé”.

Tanti i momenti che hanno caratterizzato la prima serata: dall’incontro “Troppo futuro” con Armando Massarenti, Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini agli interventi di Umberto Curi (“Che cos’è la Popsophia”) e Salvatore Natoli (“La nostalgia non è più quella di una volta”) fino all’incontro con Liliana Segre, nell’ambito di un lavoro della classe V B della scuola primaria Giansanti, “Liliana e la sua stellina”. 

 

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