Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Riunione in Provincia contro la manifestazione di Forza Nuova, firmato da tutti un ordine del giorno

Viene chiesto con forza alle autorità competenti di revocare la manifestazione. Il documento verrà inviato anche al Ministro dell’Interno

PESARO – E’ stato sottoscritto da tutti i presenti all’incontro convocato dal presidente Ucchielli in Provincia un ordine del giorno in cui si chiede alle autorità competenti “di non autorizzare la manifestazione del 10 febbraio annunciata da Forza Nuova nella città di Fano, così come espresso anche nella lettera del sindaco di Fano in cui viene negata l’autorizzazione”. Nell’ordine del giorno, che verrà inviato anche al Ministro dell’Interno Giuliano Amato, viene ricordato come i timori di turbativa dell’ordine pubblico manifestati dalla Provincia di Pesaro e Urbino con la lettera del 30 gennaio 2007 al Ministero dell’Interno abbiano purtroppo trovato riscontro nei fatti di violenza a Fano della notte del primo febbraio scorso e come sia necessaria la non autorizzazione “perché tutto ciò non abbia a ripetersi”.

“Tale richiesta – viene aggiunto nell’ordine del giorno – è motivata dall’auspicio che si dia ascolto alla legittima preoccupazione levatasi dalle popolazioni locali spinte dal desiderio che si ristabilisca a Fano quel proficuo clima di confronto democratico, di dibattito e di tolleranza che da sempre hanno contraddistinto la comunità provinciale, tenendola lontana dalla perniciosa proliferazione di azioni e idee razzistiche e estremistiche”.

Tutte le forze democratiche del territorio sono state poi invitate “ad uno sforzo congiunto perché nella scuola, nella formazione, nelle politiche giovanili si attuino iniziative efficaci affinché si diffondano e rinsaldino tra i giovani del territorio i valori di democrazia, non violenza, pluralismo, tolleranza e pace, che proprio 60 anni fa trovarono la loro formulazione nella nostra Costituzione”.

All’incontro convocato da Ucchielli hanno preso parte, oltre al presidente del consiglio provinciale Leonardo Talozzi, i capigruppo in consiglio provinciale, vari consiglieri di maggioranza e opposizione, rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, esponenti di partiti e associazioni, il consigliere regionale Adriana Mollaroli, il presidente dell’Anpi Scherpiani ed il vice sindaco di Fano Mauro Falcioni.

“La Costituzione – ha detto Ucchielli - delega al sistema delle autonomie locali un dovere, quello della difesa della legalità e della Costituzione stessa, un dovere di tutti i livelli dello Stato. Fenomeni di violenza e illegalità si vanno purtroppo estendendo e la mia lettera al Ministro degli Interni aveva l’intento di prevenire. Ringrazio l’Anpi per aver promosso la manifestazione che si è svolta a Fano dopo i fatti dell’1 febbraio”.

Bancolini della Cgil ha invitato l’Anpi, nel caso la manifestazione non venisse revocata, a farsi promotrice di un’iniziativa da tenere il 9, appoggiata dalle istituzioni ed aperta a tutte le forze politiche e sociali della città. Ha evidenziato inoltre l’intenzione dei sindacati di far sì che le celebrazioni del 25 aprile rappresentino un momento particolare per una grande manifestazione a Fano volta a dare un senso di continuità alle posizioni assunte”.

 

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