Comunicati stampa | Dalla Provincia
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Riserva del Furlo, un percorso condiviso per ottenere la “Carta europea del Turismo sostenibile”

Giovedì 20 febbraio, alle ore 17.30 a Cagli (Ridotto del Teatro comunale) incontro pubblico aperto ad amministratori, operatori turistici, imprenditori, associazioni, pro loco, agricoltori

CAGLI – La Riserva naturale statale “Gola del Furlo” (gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino) intende avviare un percorso per ottenere la “Carta europea del Turismo Sostenibile” (Cets), certificazione di cui sono già in possesso il Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello ed il Parco naturale del San Bartolo. Per raggiungere l’obiettivo è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli enti, le associazioni, pro loco, operatori turistici, imprenditori e agricoltori che operano nell’area.

Per questo, la Riserva del Furlo, con il patrocinio della Federarchi nazionale, ha promosso per giovedì 20 febbraio, alle ore 17.30 a Cagli (Ridotto del Teatro comunale) un “forum plenario” aperto non solo ad amministratori ed operatori turistici ma a tutti coloro che sono interessati a questo progetto fondamentale per la Riserva vista la valenza europea e soprattutto perché rappresenta un percorso condiviso a favore di uno sviluppo economico improntato sul turismo sostenibile.

Dopo i saluti dell’assessore provinciale all’Ambiente Tarcisio Porto, prenderanno la parola il direttore della Riserva del Furlo Maurizio Bartoli, la responsabile Cets di Federparchi Stefania Petrosillo (che evidenzierà le sfide della Carta europea del turismo sostenibile), il consulente Cets di Federparchi Luca dalla Libera (che si soffermerà sui prossimi appuntamenti per ottenere la certificazione), il direttore del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello Gianfranco Soriani (che porterà l’esempio di buona pratica del Parco sul versante del turismo sostenibile), per poi lasciare spazio al dibattito e alla raccolta di adesioni da parte dei presenti.

“Nell’incontro – spiega Maurizio Bartoli – raccoglieremo le adesioni per presentare il progetto in Europa. Chi aderirà diventerà partner della Riserva del Furlo per uno sviluppo turistico colto e consapevole. Vogliamo mettere in sinergia le attività dei vari operatori con le azioni strategiche di tutela e valorizzazione della Riserva statale”.

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